Preghiera d’Avvento

in questo inizio di avvento voglio condividere con voi una preghiera di Thomas Merton in cui il celebre trappista rilegge il versetto di Isaia “cieli che stillano dall’alto”.

AVVENTO

Affascinate, cieli, con la vostra purezza queste notti d’inverno
e siate perfetti!
Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore,
e sparite.
Tu, luna, sii lenta a tramontare,
questa è la tua pienezza!

Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
verso i quattro lati dell’universo stellato.
Il tempo cade, come manna, agli angoli della terra invernale.

Noi siamo diventati più umili delle rocce,
più attenti delle pazienti colline.

Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
o sante sfere,
mentre le menti, docili come bestie,
stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno,
e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che
pascolano alla luce delle stelle.

Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre
solenni vallate:
e tu, viaggia come la Vergine gentile
verso il maestoso tramonto dei pianeti,
o bianca luna piena, silente come Betlemme!

Thomas Merton

cielo stellato

Avvento

Affascinate, cieli, con la vostra purezza queste notti d’inverno
e siate perfetti!
Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore,
e sparite.
Tu, luna, sii lenta a tramontare,
questa è la tua pienezza!

Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
verso i quattro lati dell’universo stellato.
Il tempo cade, come manna, agli angoli della terra invernale.

Noi siamo diventati più umili delle rocce,
più attenti delle pazienti colline.

Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
o sante sfere,
mentre le menti, docili come bestie,
stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno,
e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che
pascolano alla luce delle stelle.

Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre
solenni vallate:
e tu, viaggia come la Vergine gentile
verso il maestoso tramonto dei pianeti,
o bianca luna piena, silente come Betlemme!

(Thomas Merton)

Se tu non vieni

Se tu non vieni,
i nostri occhi più non vedono
la tua luce,
le nostre orecchie più non odono
la tua voce,
le nostre bocche più non cantano
la tua gloria.
Vieni ancora Signore.

Se tu non vieni,
i nostri volti non sorridono
per la gioia,
i nostri cuori non conoscono
tenerezza,
le nostre vite non annunciano
la speranza.
Vieni ancora Signore.

Se tu non vieni,
le nostre spalle sono curve
sotto il peso,
le nostre braccia sono stanche
di fatica,
i nostri piedi già vacillano
sulla via.
Vieni ancora Signore.

(A. M. Galliano)

Vieni e rinasci in noi

Vieni e rinasci in noi, 
sorgente della vita; 
vieni e rendici liberi, 
principe di pace. 

Vieni e saremo giusti, 
seme della giustizia; 
vieni a risollevarci, 
figlio dell’Altissimo. 

Vieni ad illuminarci, 
luce di questo mondo: 
vieni a rifare il mondo, 
Gesù, figlio di Dio!

(D. Rimaud)

Maranata

 

MARANATA
Vieni Signore Gesù

Sulla strada che percorro quasi ogni settimana
Ecco d’improvviso mi ritrovo davanti ad un incidente:
une macchina di traverso sulla strada,
solo lamiere accartocciate ,
che mi fanno pensare ad uno schianto violento.

Mi fermo e chiedo cos’è successo,
mi si risponde: “era ubriaco”, “niente di grave”
“L’hanno portato al pronto soccorso per accertamenti”.

Il carro attrezzi è già sul posto,
sta già facendo le sue manovre,
per rimuovere il “corpo del delitto”
e portarlo, forse, altrove per poterne esaminare tutta la dinamica.

Sempre così, un lungo cammino di accertamenti!

Do uno sguardo alla carcassa
E passo oltre.
Sono di fretta,
il mattino è freddo
e un forte vento spazza via il bel tutto,
e poi non mi piace
far tardare l’orario della Messa,
non sono abituato ai ritardi,
e i ritardi mi mettono sempre una certa ansia
e soprattutto una grande rabbia.

Si ritarda perché?
Perché si pensa più a sé stessi che agli altri;
Perché si pensa di essere al di sopra, più importanti,
Perché, tanto gli altri “aspettano”.

Perché si è abituati a ritardare,
a non prendere sul serio il presente,
e con arroganza e ipocrisia,
si ha il coraggio di dire e di ripetere a tutti:
“scusatemi”, “non è colpa mia”, “tanto…”

Ritardare per molti è diventata una prassi!
Eppure guai a ritardare
Puoi perdere il treno o l’aereo,
e tutti i tuoi appuntamenti,
e le tue tante scuse non valgano più.

Maranatha, Vieni, Signore Gesù!
Non conosco né ora, né giorno;
non conosco la stagione, né il pieno del giorno o della notte
Ma una cosa sola conosco: egli verrà
E domanderà conto della mia vita,

Ed allora;
Siate pronti!
Raddrizzate le vie!
E’ questo il tempo favorevole!

@ kakaluigi – 10 dicembre

Tu verrai

Tu verrai, Signore. E io lo so. 
Sento che la mia attesa non sarà inutile. 
In questo tempo tu Signore, mi dici: 
“Figlio mio, resta vivo! 
Guarda il cuore delle cose e delle persone e non fermarti all’apparenza. 
Resta vivo, figlio mio! 
Nelle mille cose che fai, trova il tempo di ascoltare cosa provi e cosa senti. 
Resta vivo! 
Pensa con la tua testa e segui la tua strada, non quella degli altri. 
Resta vivo! 
Non cedere mai all’odio, alla vendetta e prova ancora a meravigliarti per ciò che ti circonda. 
Resta vivo! 
Rialzati sempre dopo ogni delusione e dona ali ai tuoi desideri di infinito. 
Resta vivo! 
Coltiva in te la gioia e non permettere mai alla sofferenza di cancellare la fede. 
Resta vivo! 
Continua a credere che ogni persona ha in sé un seme di bontà e che vale la pena lottare per un mondo migliore. 
Resta vivo, figlio mio! 
Resta attaccato alla sorgente della Vita. 
Resta unito a me, che sono il tuo Dio, tuo Padre. 
Io non ti lascerò mai solo”.

(A. Saporiti)

Avvento

Avvento, tempo dell’attesa e della speranza:
è la tua venuta, o Cristo, che vogliamo rivivere,
preparandoci più profondamente
nella fede e nell’amore.

Avvento, tempo della Chiesa affamata del Salvatore:
essa vuole ripeterti, volgendosi a te
con più insistenza, con un lungo sguardo,
che tu sei tutto per lei.

Avvento, tempo dei desideri più nobili dell’uomo
che più coscientemente convergono verso di te,
e che devono cercare in te, nel tuo mistero,
il loro compimento.

Avvento, tempo di silenzio e di raccoglimento,
in cui ci sforziamo d’ascoltare la Parola
che vuol venire a noi,
e di sentire i passi che si avvicinano.

Avvento, tempo dell’accoglienza
in cui tutto cerca di aprirsi,
in cui tutto vuol dilatarsi nei nostri cuori troppo stretti,
al fine di ricevere la grandezza infinita
del Dio che viene a noi.

(J. Galot)