Padre, ti prego

Padre, oggi sono davanti a te, tu mi conosci, sai tutto di me,
mi conosci meglio di me stesso e meglio di me sai di cosa ho bisogno.

Spesso cerco da te quello che forse non puoi darmi perché non è nel tuo progetto e forse non sarebbe la cosa giusta per me.

Ti prego, dammi la forza di sopportare la mia quotidianità con le miserie e le sconfitte, con rari attimi di serenità e di accettare le piccole croci, sapendo che tu non mandi mai le croci che non riesco a portare.

Dammi la possibilità di riconoscere davvero il mio prossimo in chi mi sta accanto. Apri i miei occhi affinché io possa vedere l’ignudo, e i miei orecchi che possa ascoltare il grido di aiuto dei miei fratelli.Fammi piccolo, l’ultimo, ai tuoi occhi, umile e mite e donami la Grazia della Carità.

(Anonimo)

Dare

Ogni uomo che ti cerca, viene per chiederti qualche cosa; 
il ricco annoiato, la dolcezza della tua conversazione; 
il povero, il tuo danaro; il triste, un po’ di consolazione; 
il debole, uno stimolo; colui che lotta, uno stimolo morale; 
l’ammalato, un vero sollievo. 
Ogni uomo viene per chiederti qualcosa. 
E tu, ti permetti di perdere la pazienza! 
Tu osi pensare: “Che fastidio!”. Che infelice! 
La legge nascosta che distribuisce misteriosamente 
le cose eccelse si è degnata di donarti 
il privilegio dei privilegi, il bene dei beni, 
la prerogativa delle prerogative: dare! 
Tu puoi dare! Per quante ore ha il giorno tu dai; 
benché sia un sorriso, benché sia una stretta di mano, 
benché sia una parola di sollievo. 
Per quante ore ha il giorno, tu rassomigli a Lui, 
che altro non è se non donazione perfetta, 
diffusione perfetta e regalo perpetuo. 
Dovresti inginocchiarti davanti al Padre e dirgli: 
“Grazie perché posso dare, Padre mio! 
Mai passerà sul mio volto l’ombra dell’impazienza!”. 
“In verità vi dico che vale più dare che ricevere!”.

(Anonimo)

Elemosina

L’elemosina non è quella che facciamo noi, quella che intendiamo noi, no! “Elemosyné”, cioè l’elemosina, è amore che trabocca.
In realtà vuol dire questo. E’ come un vaso pieno il cui contenuto si riversa.
L’elemosina è la partecipazione misericordiosa alla condizione dell’altro. Solo allora tu, in questa maniera, entri nella sfera di Dio, perché Dio è l’esser per l’altro.

(D. M. Turoldo)

Come vuoi vivere: felice o infelice?

Voi sarete la generazione più disgraziata 
che sia mai esistita 
se stupidamente entrate nella vita 
con il desiderio mostruoso 
che noi abbiamo avuto prima di voi: 
«Io, io, io, la mia carriera, la mia ricchezza. 
Che mi importa degli altri?». 
Sarete infelici, 
se metterete il vostro benessere 
a vostro esclusivo servizio, indifferenti degli altri. 
Sarete invece la più felice generazione 
che sia mai esisitita nel mondo, 
se capirete che soltanto l’amore 
è capace di mettere il benessere 
al servizio di tutti. 
Ma per far questo, 
abbiate cura di non vivere neppure un giorno 
nella prosperità, nella comodità, 
nel benessere, nei piaceri, 
senza che il dolore degli altri 
sia venuto fino a voi.

(Abbé Pierre)

Il principio della carità

Gesù Cristo ha insegnato cose grandi, grandissime.

Fra tutte, secondo me, il principio della carità e della giustizia si mette al massimo grado dell’insegnamento della sua dottrina: “Non fare agli altri quello, che non vorresti fosse fatto a te”. (…) Quello che manca, soprattutto oggi, è la carità. Noi non abbiamo più carità per nessuno. (…)

Gesù ha detto: “Amatevi come fratelli”. Ha capovolto tutte le regole della società provocando la più grande trasformazione mai avvenuta da quando l’uomo è comparso sulla terra.

(Enzo Biagi)