I doni della natura

Dovemmo saper guardare con stupore e gratitudine i doni della natura: dai fili d’erba ai grandi alberi, dai piccoli insetti alla maestosità delle balene, dall’immenso mare alle cime innevate dei monti. Dovremmo, ma l’essere umano difficilmente apprezza quello che gli viene regalato.

(S. Tassone)

Correre…

Correre spensierato su prati verdi, fare capriole e alla fine quando arriva la stanchezza planare sulla verdissima e morbida erba. Ora stanco guardo il bellissimo azzurro del cielo, la cui immensità espande ogni qualvolta lo si ammira. Guardando il cielo scorgo un bellissimo esemplare d’aquila, imponente la sua apertura alare, si muove con movimenti aggraziati. Controllo l’orologio e purtroppo è già ora di rientrare. Giornate così rendono il cuore felice e la mente fresca, si torna ad essere bambini spensierati.

La preghiera del creato

Se ascoltate i boschi e le montagne nella quiete della notte, 
li sentirete dire in silenzio: 
“Dio nostro, è nostra volontà ciò che tu vuoi. 
E’ nostro desiderio ciò che tu desideri. 
E il tuo comando trasforma le nostre notti, 
che sono le tue notti, 
in giorni che sono i tuoi giorni. 
Non possiamo chiederti nulla, perché conosci i nostri bisogni, 
prima ancora che essi nascano: 
il nostro bisogno sei tu; e nel darci te stesso, ci dai tutto”.

(K. Gibran)

Tutto parla di Dio

Ho interrogato la terra e mi ha risposto: 
“Non sono io il tuo Dio”. 
Tutto ciò che vive sulla sua superficie mi ha dato la medesima risposta. 
Ho interrogato il mare e gli esseri che lo popolano e mi hanno risposto: 
“Non siamo noi il tuo Dio, cerca più in alto”. 
Ho interrogato il cielo, il sole, la luna, le stelle: 
“Neppure noi siamo il Dio che tu cerchi”. 
Allora ho detto a tutti gli esseri che io conosco attraverso i miei sensi: 
“Parlatemi del mio Dio, dal momento che voi non lo siete, ditemi qualcosa di lui”. 
Ed essi hanno gridato con la loro voce possente: 
“E’ Lui che ci ha fatto!”. 
Per interrogarli, io dovevo solo contemplarli, e la loro bellezza era la loro risposta.

(S. Agostino)