Il regalo migliore

Cresciuto in una mentalità politico-borghese, Anselmino si è abituato a portare un regalo ai suoi amici e familiari ogni volta che scadeva un anniversario, una ricorrenza, un compleanno o comunque una festa di famiglia.
Era tutto un lambiccarsi il cervello per cercare un regalo indovinato e che non fosse uguale al precedente.
Romolo, il suo più grande amico, per alcuni anni non lo vide arrivare in casa il giorno del suo compleanno. Motivo? Aveva, secondo lui, esaurito la fantasia e il valore dei regali che doveva essere sempre superiore al precedente. Senza dir niente a nessuno, aveva risolto il problema standosene a casa o comunque fingendo lunghe assenze da casa.
Appena l’amico Romolo seppe una cosa del genere, si precipitò a casa di Anselmino per dirgli: per me è lo stesso se mi porti una rosa, se mi porti una foglia, se mi porti un petalo, se non mi porti niente.
L’importante è che sia tu a portarmi qualcosa.
Sei tu che mi interessi.
Non vale ciò che rechi, ciò che dici, ciò che fai.
Per me vale ciò che sei.
Portami il regalo più grande: portami te stesso, la tua amicizia.
Dio mi dice: “Andrea, forse non sai chi sei. Lo vuoi sapere chi sei per me? Guarda verso il Calvario e capirai qual è la tua fisionomia per me… e avrai chiaro il valore che sei e che hai dal prezzo con cui ti ho pagato.
Ogni volta che vieni per lasciarti perdonare, mi fai il dono più grande: la tua grande fiducia è garantita dalla grande miseria che mi doni.

(A. Panont)

Costringimi alla bellezza, Signore!

Signore, 
ti ringrazio, 
perché adesso sento dentro di me 
che tu ci sei 
e che è bello stare con te. 
Fa’ che non ti lasci mai. 
Fa’ che mi ricordi di questo momento bello 
anche quando sarò immerso 
nelle cose brutte di tutti i giorni. 
Tu, Signore, sei l’immenso che mi abita 
la luce che mi illumina, 
la bellezza che mi rasserena. 
Resta con me, 
resta con noi, Signore! 
Resta con la tua bellezza 
e rendimi capace 
di lasciare nella mia vita 
impronte di bontà e di armonia, 
di dono e di sorriso. 
Rendimi capace di scoprire la bellezza 
che si svela nel saper perdonare 
chi mi ha fatto soffrire. 
A te, Signore, 
che sei lo splendido, 
il bellissimo in assoluto 
chiedo solo che tu mi costringa alla bellezza, 
che tu mi costringa a tirare fuori 
tutto il bello e lo splendido che c’è in me. 
Io ti lascerò fare, Signore. 
E ti riscoprirò vivo. 
E ti ritroverò risorto. 
Amen.

(D. A. Saporiti)

Signore non ci capisco più niente

Signore mio Dio 
non ho alcuna idea dove io stia andando. 
Non vedo il cammino davanti a me. 
Non posso sapere di sicuro dove andrà a finire. 
E neppure conosco veramente me stesso, 
e il fatto che io pensi stia seguendo la tua volontà 
non significa che io lo stia veramente facendo. 

Ma credo che il desiderio di farti piacere davvero ti piaccia. 
E spero di avere questo desiderio in ogni mia azione. 
Spero di non fare mai nulla al di fuori di questo desiderio. 
E so che, se agirò così, tu mi guiderai per il giusto cammino, 
anche se posso non saperne nulla. 

Per questo avrò fiducia in te sempre 
anche se potrà sembrarmi di essermi perso 
e di trovarmi nell’ombra della morte. 
Non avrò timore perché tu sei sempre con me, 
e non mi lascerai mai solo di fronte ai miei pericoli.

(T. Merton)

La tua volontà si compia in me

In questo istante, o mio Dio, 
liberamente e senza alcuna riserva, 
io consacro a te il mio volere. 
Purtroppo, Signore, la mia volontà 
non sempre si accorda con la tua. 
Tu vuoi che ami la verità 
e io spesso amo la menzogna. 
Tu vuoi che cerchi l’eterno 
e io mi accontento dell’effimero. 
Tu vuoi che aspiri a cose grandi, 
e io mi attacco a delle piccolezze. 
Quello che mi tormenta, Signore, 
è di non sapere con certezza 
se amo te sopra ogni cosa. 
Liberami per sempre da ogni male, 
la tua volontà si compia in me: 
solo tu, Signore, sii il mio tutto.

(S. Teresa d’ Avila)

Dio, artista delle nostre vite

Il Signore guida ciascuno 
per la propria strada, 
e ciò che chiamiamo “destino” 
è l’opera sua d’artista, dell’artista divino 
che si prepara la materia 
e la forma per diverse vie: 
con lievi tocchi di dita 
ma anche a colpi di scalpello. 
Non è materia inerte quella che Dio lavora. 
La sua più grande gioia di creatore 
è che nasce la vita sotto la sua mano, 
che vita gli sgorga incontro, 
quella vita che vi ha posto dentro egli stesso 
e che ora dal di dentro risponde 
ai tocchi lievi delle dita, 
ai colpi di scalpello. 
È così che collaboriamo 
alla sua opera d’artista.

(E. Stein)

Non mi piacciono

Non mi piacciono i beati
quelli che credono di essere della grazia
perché non hanno forza per essere della natura.

Quelli che credono di essere nell’eterno
perché non hanno il coraggio di essere nel tempo.

Quelli che credono di essere con Dio
perché non stanno con le persone.

Quelli che credono di amare Dio
perché non amano nessuno.

(C. Peguy)

Persevera

Senza preavviso, un giorno scopriamo che il mondo spirituale non desta lo stesso entusiasmo di prima. Continuiamo a pregare e a prender parte ai culti, ma non riusciamo a ingannarci; il cuore non risponde, e le parole sembrano non avere più senso.

Se è questo ciò che ti sta accadendo, c’è solo un cammino possibile: persevera. Recita le tue preghiere per obbligo, o per paura, o per qualsiasi altro motivo, ma continua a farlo. L’angelo che ha il compito di raccogliere le tue parole – ed è responsabile anche della gioia della fede – sta facendo una passeggiata. Ma tornerà subito e ti potrà trovare solo se udrà una preghiera o una richiesta dalle tue labbra.

Insisti, anche se tutto sembra inutile. Fra poco l’angelo tornerà, e il semplice rumore delle sue ali farà in modo che tutto torni a essere com’era.

(Anonimo)

Il Dio di tutti i sette giorni

Non cercavo più
i segni miracolosi o mitici
della presenza di Dio.
Non volevo più
ragionare su di Lui,
volevo conoscerlo.
Cercavo il Dio
di tutti i sette giorni
della settimana,
non il Dio della domenica.
Non è stato difficile trovarlo, no!
Non è stato difficile
perché Lui era già là
ad attendermi.
E l’ho trovato.
Sento la sua Presenza.
La sento nella storia.
La sento nel silenzio.
La godo nella speranza.
L’afferro nell’amore.
Mi è così vicina.
Mi conforta.
Mi rimprovera.
E’ il cuscino della mia intimità.
Il mio tutto.

(C. Carretto)

Vorrei salire in alto

Vorrei salire molto in alto, Signore, 
sopra la mia città, sopra il mondo, sopra il tempo. 
Vorrei purificare il mio sguardo e avere i tuoi occhi. 
Vedrei allora l’universo, l’umanità, la storia, 
come li vede il Padre. 
Vorrei la bella, eterna idea d’amore del tuo Padre 
che si realizza progressivamente: 
tutto ricapitolare in te, le cose del cielo e della terra. 
E vedrei che, oggi come ieri, i minimi particolari 
vi partecipano, 
ogni uomo al suo posto, ogni gruppo ed ogni oggetto. 
Vedrei la minima particella di materia e il più piccolo 
palpito di vita; 
l’amore e l’odio, il peccato e la grazia. 
Commosso, comprenderei che dinanzi a me 
si svolge la grande avventura d’amore 
iniziata all’alba del mondo. 
Comprenderei che tutto è unito insieme, 
che tutto non è che un minimo movimento 
di tutta l’umanità e di tutto l’universo verso la Trinità, 
in te e per te, Signore.

(M. Quoist)

Otto cose che Dio non vi chiederà quel giorno

1. Dio non chiederà che genere di automobile hai guidato. 
Chiederà quante persone hai guidato e che non avevano guida. 

2. Dio non chiederà di quanti metri quadri era la vostra casa. 
Chiederà quante persone avete accolto favorevolmente nella vostra casa. 

3. Dio non chiederà notizie sui vestiti che avete avuto nel vostro armadio 
Chiederà quante persone avete contribuito a vestire. 

4. Dio non chiederà quanto alto era il vostro stipendio. 
Chiederà se siete scesi a compromessi per ottenerlo. 

5. Dio non chiederà quale era il vostro titolo di studio. 
Chiederà se avete fatto il vostro lavoro al meglio delle vostre capacità. 

6. Dio non chiederà quanti amici avete avuto. 
Chiederà per quante persone siete stato un amico. 

7.Dio non chiederà con quale vicinato avete vissuto. 
Lui chiederà quale cura avete avuto per i vostri vicini. 

8. Dio non chiederà quale era il colore della vostra pelle 
Chiederà notizie sui vostri sentimenti e del vostro carattere. 

Dio vi porterà amorevolmente alla vostra casa in Paradiso e non alle porte dell’inferno.

(Anonimo)