una frase sull’ amore e l’impegno quotidiano….
L’amore cresce in base ad una visione positiva di se stesso, del mondo, della vita. Chi ama, impara a non accontentarsi di sperare che il meglio si traduca in realtà, ma si impegna e lotta perché ciò avvenga.
Leo Buscaglia

Commento al vangelo della Domenica…


Dal Vangelo secondo Marco

Gesù, mosso a compassione, toccò il lebbroso, rischiando il contagio, quindi
pronto a morire per lui. Questa era la grande qualità di Gesù: l’anteporre
il bisogno, al suo. Anzi, possiamo dire che, il suo bisogno, era quello di
guardare al bisogno dell’altro. Questo atteggiamento comporta molti rischi,
che Gesù conosceva bene, ma lui ha capito che non rischiare, è più rischioso
ancora, perché svuota la vita di ogni senso, tant’è vero che chi non riesce
a fare nulla per l’altro tende alla depressione e all’auto distruzione,
mentre chi s’ adopera per l’altro, più lo fa, più rischia, più vive, e anche
la sua morte acquista senso.

Signore grazie per l’aver guarito, ma sopratutto toccato questo malato. Fa
che anche io possa vedere i poveri che tu metti sulla mia strada e muovi
anche me a compassione. Te lo chiedo per me

Chi più rischia, più vive…. anche se spesso è difficile rischiare… almeno per me

Oggi c’è stata la grande manifestazione per la pce e ho pensato di convividere con coi una poesia dei Gen Rosso…

      Pace! 

     Da sempre attesa, da sempre sperata, come si attende la pioggia sulla terra assetata dopo mesi di arsura.

     La pace verrà e fiorirà dalle nostre mani, se avrà trovato posto già dentro di noi.

       E verrà presto, domani, se sapremo fare nostre le necessità di chi vive o passa accanto a noi.

      Se sapremo far nostro il grido degli innocenti.

       Se sapremo far nostra l’angoscia degli oppressi.

       Pace! Da sempre amata, da sempre desiderata, come si desiderano le voci della propria casa lontana.

      La pace verrà se avremo posto nella nostra casa per chi non ha un tetto o non ha patria.

       Se avremo posto nel nostro cuore per chi non ha affetto o muore solo.

      Se avremo tempo nel nostro giorno per un disperato da ascoltare.

      Pace!

      Da sempre sospirata, da sempre cercata, come si cerca il perdono sulle labbra del padre mentre muore.

      La pace verrà se non cederemo alla provocazione.

      Se sapremo sanare ogni divisione.

      Se saremo uniti con tutti: uniti per la vita, contro la morte.

      Pace!

      Da sempre amata, da sempre attesa, come si attende un dono nel giorno di festa.

      La pace verrà e sarà un dono di Dio.

      La pace verrà e sarà il frutto più vero dell’unità, dell’armonia tra i popoli.

Ciao a tutti.. stavo cercando un brano che avevo letto per postarlo.. vuol dire che domani lo ricopierò…  … e domani neanche posso andare alla marcia per la pace.. che peccato 🙁

Lo so che è giovedi… ma confidando nel perdono dei miei 20 lettori quotidiani vado con la Monday Mission….

1.Negli Stati Uniti, ogni cittadino è tenuto a compiere il suo dovere civico e quindi a fare il “giudice popolare” in tribunale (occhei, loro hanno ‘ste giurie – avete presente Law & order? Ally Mc Beal? quelle giurie che ci sono nei processi americani, insomma…ndt). Questa settimana è toccato a me. Tu hai mai fatto il giudice popolare?

No, e non credo di avere l’età… comunque non mi entusiasmerebbe

2.Se dovessi prestare il servizio di “giudice popolare”, saresti in grado di decretare la pena di morte nei confronti di qualcuno?


“Non esiste proprio!!!” ( sia nel senso che in Italia non c’è la pena di morte e che non ne sarei asssolutamente in grado

3. Una cosa che mi preoccupa della giuria popolare è cosa succederebbe se mi trovassi nella situazione di dover far condannare qualcuno. Mi preoccupa un’eventuale vendetta da parte del condannato o della sua famiglia. La paura di conseguenze negative ti ha mai portato ad evitare di denunciare un reato o ad esprimere la tua opinione?

Per ora non mi è capitato di denunciare reati … qualche volta mi è capitato all’oratorio di vedere qualche atteggiamento sbagliato e non mi sono preoccupato di qualche conseguenza nell’intervenire o andare a riferire ( facendomi anche la nomea di spia…). Per esprimere le opinioni la cosa può essere un pò diversa…c’è anche il timore di non ferire le persone.

4. Parlando di condanne, non mi hanno mai fermato per eccesso di velocità (accusato sì, ma condannato mai!!). Sei mai stato accusato o denunciato per aver infranto la legge?

No
.

5. A quanto pare avrò un sacco di tempo “libero” mentre sarò in lizza per la giuria, questa settimana. Potrei essere chiamato o meno. Se non mi chiamano oggi, devo tornare domani, e così per 5 giorni. Come passeresti il tempo se ti trovassi in questa situazione (aspettare in tribunale dalle 8 di mattina alle 5 di pomeriggio per 5 giorni)?

Penso che mi premunirei con libri assortiti e una bella dose di pazienza


6. Una cosa che mi piace di tutto questo è che sarà nel tribunale del centro (il centro della città, ndt). Adoro il centro. C’è così tanta vita lì. Qual è la parte che ami di più della tua città? Perché? Cosa la rende speciale?


Roma è così grande che è difficile fare una classifica …. a me piace molto il centro storico e i suoi vicoli che offrono possibilità di vedute inaspettate


7. Non sono molto aperto con gli estranei, e penso che non riuscirò a fare amicizia con molte persone in questa settimana. Ti crea problemi instaurare una conversazione con degli estranei? Un tuo incontro con degli estranei ha mai portato a qualcosa di speciale o ti ha mai aperto nuove opportunità?


Io sono di carattere un pò timido, e quindi all’inizio mi crea problemi intavolare conversazioni con perfetti estranei… ma penso che possano essere un’ottima occasione per conscere nuove persone e stringere nuove amicizie… o perlomeno passare un pò di tempo assieme

Stanotte vado con un aforisma un pò tosto.-…aspetto commenti

” Uno che non
sa dire di no
– a richieste,
– a proposte
– a offerte-
non considera
a quale prostituzione
dell’animo
e della mente
si espone.”

Cesare Viviani

E’ domenica… e voglio mettere un commento al Vangelo di questa domenica…


In quel tempo, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea,
in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».
Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni
. Mc 1,29-39


La Sinagoga è il luogo di preghiera degli Ebrei, presente in ogni villaggio.
Gesù partecipa alla liturgia del sabato, il giorno di festa per gli Ebrei.
Guarisce un indemoniato e insegna la Parola del Padre suo “con autorità”.
La gente si chiede il segreto della potenza che Gesù manifesta.
Incomincia la ricerca del senso.


La febbre in sé non è grave, ma indica una malattia.
Per gli Ebrei c’era un legame forte tra malattia e peccato.
La malattia è una conseguenza del peccato.
Così la guarigione è segno della libertà dal male.
L’uomo libero dal male è capace di mettersi a servizio.
Avviene così anche per la suocera di Pietro.


Può sembrare strano che Gesù impedisca alle persone guarite di dire che lo riconoscono come salvatore.
Se si vuole far parlare di sé, bisogna sfruttare chi già ci riconosce.
Gesù vuole che ognuno arrivi a scoprilo come Messia, non solo che ripeta ciò che ha sentito dire da altri.



Per Gesù la preghiera in luogo isolato non è un fatto isolato, all’inizio della sua missione nei 40 giorni nel deserto.
Lo accompagna sempre, nelle difficoltà e nei momenti felici, quando tanti lo cercano, e quando è lasciato solo.
E’ il dialogo personale con il Padre, in cui riesce  ad avere chiaro il progetto della sua vita, e riceve la forza per attuarlo con generosità.
Gli apostoli sono conquistati da questo modo di fare e chiedono che lo insegni anche. 

Per i non anglofili ( compreso il sottoscritto … ) ecco la traduzione del mio personaggio peanuts
“Sono la voce della ragione, sebbene possa essere un pò timido ed insicuro. Aiuto le persone che hanno bisogno e do prova di essere una persona che aiuta. Ho una voce forte e sono molto ostinato” 
Abbastanza fedele come ritratto…. Ok il test è giusto!!!