BUON ANNO

Grazie Signore…
Per la vita che ci hai donato in questo anno.
Per la fede cristiana alla quale ci hai chiamati.
Per averci comunicato la Tua santa grazia.
Perche’ siamo cresciuti nel Tuo amore.
Per le conquiste e i successi, ma anche per le sconfitte che ci hanno insegnato qualcosa.
Per le volte che abbiamo amato e siamo stati amati.
Per ogni volta che abbiamo perdonato e che siamo stati perdonati.
Per il cibo che ci doni ogni giorno… per il vestito, la casa, la serenita’ e la liberta’…
Per la gioia eterna che ci hai promesso.
Per tutte le persone, che con il loro sacrificio, la loro generosita’,
il loro amore hanno regalato un attimo di gioia all’umanita’.
Fà, o Signore che cominciamo il nuovo anno, con tanto entusiasmo nei no stri cuori.
Fa’ che riusciamo a contagiare di entusiasmo, i nostri fratelli, i nostri amici, il mondo intero.
Nella certezza che il nuovo anno, tutto bianco, ancora da scrivere, tutto pronto per essere costruito; tutto nuovo,ancora da spacchettare, e’ un regalo che Tu ci affidi.
Ce la metteremo tutta, insieme ad ogni persona di buona volonta’, perche’ sia l’anno piu’ bello.
Con Te, Signore ce la faremo!».

BUON ANNO NEL SIGNORE!

UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI QUELLI
CHE MI HANNO FATTO
GLI AUGURI DI  BUON NATALE
IN TUTTE LE FORME..

«Il Natale non puo’ fermarsi a Betlemme per alcuni pochi.
La pace di Dio e’ in cammino.
La Sua luce brilla al di la’ di noi stessi e ci supera poco a poco, per portare Dio a tutti i nostri fratelli, per portare Pace a tutti gli uomini».

 

Ho visto brillare la stella luminosa

che m’indicava la culla del mio Re.

Nella pace e nel mistero della notte,

verso di me sembrava camminare.

Poi, colma d’incanto, udii la voce

dell’Angelo di Dio che mi diceva:

«Raccogliti, il mistero si è compiuto,

proprio dentro di te, nella tua anima.

Gesù, splendore del Padre,

in te s’è incarnato,

stringiti il tuo Diletto

insieme alla Vergine Madre:

È tuo».

(Beata Elisabetta della Trinità)

 

BUON NATALE!!!

Andiamo fino a Betlemme,
come i pastori.
L’importante è muoversi.
E se invece di un Dio glorioso,
ci imbattiamo nella fragilità
di un bambino,
non ci venga il dubbio di aver
sbagliato il percorso.
Il volto spaurito degli oppressi,
la solitudine degli infelici,
l’amarezza di tutti gli
uomini della Terra,
sono il luogo dove Egli continua
a vivere in clandestinità.
A noi il compito di cercarlo.
Mettiamoci in cammino senza paura.

BUON NATALE A TUTTI!!!!

Riprendiamoci il Natale

Riprendiamoci il Natale

Ho l’impressione, ma non è solo mia,
che si sta vendendo il natale a caro prezzo.
Il Natale che il mondo ha divorato con le sue fauci
è sì più colorato,sfavillante e scoppiettante
che la povertà di quella grotta fredda;
ma mentre le lucette si spengono ad una ad una, e di nuovo si fa notte,
quella buia stalla diventa un caldo sole di luce per l’umanità.
E’ più facile riempire la fame di Dio con le cose che passano,
ma la fame aumenta e cresce il desiderio, e i crampi si fanno laceranti.
Sembra che l’egoismo dia forza e potere, ma ti distrugge dentro inesorabile.
Si pensa che perdonare sia segno di debolezza,ma chi sa perdonare è grande.
A Natale, aumenta la fame di luce,di stravaganze, di sballo e di pasticche,
ma è solo quel Bambino inerme che spegne la tua sete.
A Natale si ha bisogno di contatti, di affetto e di coccole,ma se non dai amore resti impigliato nella rete e poco a poco muori.
Perché è natale quando metti Dio al primo posto,
quando hai il coraggio di navigare contro la corrente,solo i pesci morti la seguono.
E’ natale quando ami il fratello per quello che è,imparando da Dio che ti ama gratis.
E’ sempre Natale quando cerchi e porti la pace vera, che si chiama Gesù,
perché il Natale è nel tuo cuore, è festa di colori, è gioia che contagia e vince.
P. Gianni Fanzolato

QUALCHE RICORDO DEL COMPLEANNO…

Ciao a tutti, con un pò di ritardo ho voluto mettere su qualche foto del mio compleanno, per ricordare i vari momenti vissuti sia con i miei genitori che con gli amici del Borgo, con i quali ho festeggiato anche la Laurea. E ora qualche foto!!!

PASSATO!

Dopo mezz’ora di attesa e riflessione davanti a 10 quiz è arrivato il verdetto: PROMOSSO CON 0 ERRORI! Una bella soddisfazione davvero  ๐Ÿ™‚ Ora si va di pratica, sperando che vada bene!

IMPARARE LA TRISTEZZA DEL NATALE

Tre righe in tutto. Per raccontarci l’avvenimento più straordinario della storia del mondo, Luca impiega tre righe. Un Dio che viene a "piantare la propria tenda in mezzo a noi". E l’evangelista ce lo riferisce in tre righe. Probabilmente la sua penna deve aver lottato parecchio per resistere alla tentazione di dire di più.
Tre righe in cima alla pagina. Quindi tutto un foglio bianco. E noi ci precipitiamo a imbrattarlo con le nostre parole.
Può sembrare un’idea bizzarra quella di aprire la serie dei "Vangeli scomodi" con il racconto della natività, con una pagina che pare autorizzare esclusivamente la tenerezza, la dolcezza e i pensieri più consolanti.
Eppure proprio queste tre righe di Luca, se riusciamo a spazzare via le nebbie di un equivoco sentimentalismo, risultano terribilmente scomode. Infatti costituiscono una spietata condanna per il nostro Natale gonfio di retorica, per il nostro Natale zeppo di cattiva poesia, per il nostro Natale ricco di cianfrusaglie multicolori e commozione a buon mercato.
Tre righe. E noi, invece, abbiamo imbastito un copione mastodontico e interminabile, imbottito di pacchianerie.
Gli abbiamo rovesciato sopra tonnellate di sentimentalismi.
Il silenzio è l’elemento naturale per la discesa della Parola sulla terra.
E noi abbiamo pensato di rompere quel silenzio che ci impacciava con gli scoppi di milioni di tappi champagne.

Alessandro pronzato, Vangeli Scomodi