da un altro libro che ho avuto modo di leggere in questi giorni prendo un brano dedicato al valore della memoria:
“Quando si fugge e ci si lascia tutto alle spalle, l’unico tesoro che possiamo portare con noi è la memoria. Memoria delle nostre origini, delle nostre radici, della nostra storia ancestrale. Solo la memoria può consentirci di rinascere dal nulla. Non importa dove, non importa quando, ma se conserveremo il ricordo della nostra passata grandezza e dei motivi per cui l’abbiamo perduta , noi risorgeremo ( Valerio Massimo Manfredi, L’ultima legione). 

ultimo brano sul nome…
“Quale nome? Hai un nome a cui rispondi, il nome con cui ti chiamano gli uomini. Ma qual’è il nome del tuo mistero, il nome  a cui rispondono i tuoi, le tue paure,le tue ispirazioni?Credi che ci sia una parola per descrivere tutto questo? Non c’è se ci fosse, sarebbe il tuo nome nel buio, il tuo vero nome. Quanti libri meravigliosi sono nascosti nel silenzio di chi vive immobile, muto , cieco”.

come promesso voglio condidividere alcune frasi dell’ultimo libro di Benni prima di riportarlo in biblioteca…:
“Un vero amico deve saper consolare, ma anche saper accettare la disperazione e la lontananza.”

“Sai che cos’è un amico? Uno che non ti vede come un rosario su cui sgranare le sue assoluzioni, ma come qualcosa di complicato e doloroso che cammina insieme a te, qualcosa che non capisci mai fino in fondo e che ti invade.”


Ho bagnato la mano nei rivoli nuovi / che muovono a valle / e cavalcano ciottoli allegri..


..la neve di ieri / in seno alle rocce/ carezze piovute sulla terra dal cielo..


‘Notte a Luke e agli amici

un primo aforisma dal libro di cui sotto….
“la vita del puntuale è un inferno di solitudini immeritate”

ieri ho finito di leggere l’ultimo libro di Benni che mi è piaciuto molto : si intitola Achille Piè Veloce…
E prima di partire con un mio commento ve lo faccio presentare da Benni in persona….

Mi sono chiesto se un ragazzo che sta su una sedia a rotelle e muove solo gli occhi e la testa ha qualcosa dell’eroe, e il modo con cui questo ragazzo, che è ispirato a una persona vera, ha vissuto e vive l’ho trovato eroico… Sono gli eroi quotidiani che vanno celebrati, no?
Achille piè veloce è la storia di un ragazzo, tra parentesi sfortunato, che riempie tutto il libro di vita, di erotismo, di voglia di vivere. Penso che in tempi in cui tutti si lamentano, in cui siamo governati da depressi e da impotenti, è paradossalmente da certe zone oscure della società, oscure perché non conosciute, che vengono delle grandi energie di sopravvivenza, di vita vera.
Tutti sanno che ci sono persone molto sofferenti che sono capaci di un grande senso dell’umorismo. Ovviamente questo senso dell’umorismo è qualcosa di rischioso, è qualcosa che pagano, che le coinvolge. Non è il comico che va sulla scena a dire la battuta… è il fare i conti con la loro grande voglia di vivere…
Il mio contatto con questa persona è stato una specie di scossa di energia. Andare a cercare la vita proprio dove la vita è nascosta, anche forse dove la letteratura non sembra abitare. E questa è una cosa che da scrittore mi interessa.
(…)
Credo che dentro di noi ci sia sempre una parte che ha per destino appunto l’avventura, il viaggiare, il conoscere, apparentemente più fortunata di un’altra parte che invece è inchiodata a una sedia, inchiodata al dolore. E però è lì, e magari ci trovi delle energie, ci trovi dei sogni, trovi… E molto spesso è la tua parte oscura, il tuo nome nel buio. E molto spesso è l’Achille che non si salverà.

In questo libro c’è la mia storia, perché poi questo personaggio sono io, ovviamente. E c’è tutto quello che io trovo vivo e vitale, che mi ha fatto diventare uno scrittore.
E quindi… Achille sono io.
(…)
Credo che sia necessario avvicinarsi a queste cose proprio in un momento in cui tutti invece ti dicono che la vita è poca cosa, la vita è plastica, la vita è televisione, i sentimenti sono quelli della televisione, il futuro è da omuncoli.
Invece gli omuncoli sono quelli che ci governano. E gli eroi sono nascosti dove uno non immaginerebbe mai.

Dovete sapere che da qualche mesetto mi piace pregare con le preghiere della Chiesa, in particolare Lodi e Vespri, e dopo aver fatto i Vespri stavo leggiucchiando per curiosità le letture del giorno e ho trovato una bella definizione sulla preghiera che voglio condividere , fatta da sant’Agostino…
“Il pregare consiste nel bussare alla porta di Dio e invocarlo con insistente e devoto ardore del cuore.”

Frase che mi è piaciuta e voglio condividere….
«La delusione d’amore canta, la tristezza della conoscenza parla, la malinconia del desiderio sussurra, l’afflizione della povertà piange. Ma esiste una vita infinita come l’amore, più elevata della conoscenza, più forte del desiderio, più profonda della povertà. Ha gli occhi scintillanti delle stelle, perché ogni giorno viene concertata da Dio» (Kahlil Gibran).

oggi volevo condividere con voi l’esperienza che ho vissuto la scorsa settimana… quando mi sono trovato per la prima volta a preparare le minolimpiadi come coordinatore… è vero che sono un veterano della manifestazione prima come giocatore , poi come capitano e poi come giudice ma questo ruolo mi mancava.. e come sempre è un ruolo centrale perchè lavori dietro le quinte.. ( una cosa che ultimamente mi capita spesso…  ) ma se poi va bene ( come è successo) hai una grande soddisfazione…

Caro Luke, ti lascio qui gli auguri anche se con un pò di ritardo…



Tanti auguri con questa tela notissima, scelta tra tante opere apposta per te…


Un abbraccio da Marzia