BUON NATALE!!!

ABI-nativita

Carissimo fratello e amico mio dell’anima,

a Natale ricevo ogni anno milioni di lettere.

Questo Natale sono io che voglio scriverti

perché ho un sogno che ti voglio raccontare.

 

Natale è il mio compleanno e come tutti i bimbi

anch’io soffiando le candeline esprimo un desiderio,

che diventerà realtà solo se tu lo ricevi come dono,

e il mio sogno farà del mondo una grande famiglia.

 

Ci sono tre cose nella vita che una volta che passano

non ritornano più ed è difficile ritrovare:

il tempo che trascorre, le parole che volano,

le varie opportunità che sono sfide e provvidenza.

 

Ci sono tre cose  che possono distruggere una persona:

l’arrabbiarsi che fa perdere il controllo e annebbia la vista;

l’orgoglio che ti gonfia ed esalta, ma poi ti svuota come uno straccio;

il non saper perdonare che ti rende piccino e codardo.

 

Non devi mai perdere queste tre cose indispensabili:

la speranza che ti fa sognare e sorridere alla vita;

la pace che è una persona che dà serenità: sono io,Gesù!

L’onestà che ti rende trasparente e lascia vedere Dio in te.

 

Quali le tre cose di maggior valore, preziose per la vita?

l’amore che ti fa simile a Dio e ti abilita ad essere fecondo,

la bontà che trasforma l’inferno in cielo e colora l’orizzonte;

la famiglia e gli amici, tesori nascosti da scoprire e amare.

 

Ci sono tre cose al mondo che non sono per niente sicure:

la fortuna che va e viene e si fa beffe di tutto e tutti;

il successo che oggi ti esalta, domani ti scaraventa nell’oblio;

i sogni quando sono fine a se stessi e mirano al puro tornaconto.

 

Ma ci sono tre divine persone che sono sempre fedeli:

il Padre che ti ama con tenerezza,

il Figlio che ti salva con amore;

lo Spirito Santo che ti plasma e dà la vita.

 

Carissimo fratello e amico mio dell’anima, fai tesoro di quanto ti ho detto!

E quest’anno il tuo Natale sarà diverso e vero!       

P. Gianni Fanzolato

Tantissimi auguri di Buon Natale!!!

Lo splendore della felicità

Quando si è visto
una volta sola
lo splendore della felicità
sul viso di una persona
che si ama,
si sa che per un uomo
non ci può essere
altra vocazione
che suscitare questa luce
sui visi che lo circondano.

Albert Camus

Terra Santa: ventunesimo e ventiduesimo giorno

Il penultimo giorno si è aperto con una sveglia antelucana per poter andare a vivere la splendida esperienza di partecipare alla Messa al S. Sepolcro e dopo abbiamo vissuto un’altra esperienza riservata a pochi ovvero quella di visitare l’interno delle moschee poste sulla Spianata del Tempio, cosa che è dai tempi della seconda Intifada era riservata a pochi. Cosi siamo entrati nella Moschea di Al-Aqsa e alla moschea della Roccia visitandone lo splendido ingresso con i bellissimi mosaici. Dopo la visita siamo tornati in albergo per il pranzo e poi siamo andati al convento della Flagellazione per l’esame finale, che mi ha visto parlare di Cesarea Marittima, con un ottimo risultato. Dopo sono andato in giro per gli ultimi acquisti e poi, dopo la cena, abbiamo passato un momento di festa insieme come momento di saluto, perchè il gruppo del Nord partiva prestissimo. Il giorno dopo, dopo la colazione, abbiamo fatto un ultimo giro e io sono andato a visitare i resti romani sotto Porta Damasco dove ho avuto la gioia di reincontrare e salutare Dan Bahat, poi siamo tornati in albergo a recuperare i bagagli e siamo stati portati a Tel Aviv, per prendere l’aereo e salutare la Terra Santa, spero per poco!!!!

Terra Santa: ventesimo giorno

L’ultima domenica del mio soggiorno in Terra Santa è cominciata con una ricerca che mi ha visto muovere per Gerusalemme nuova, avendo come obiettivo di trovare un libro che volevamo regalare a Marcello per quanto aveva fatto per noi . Purtroppo la ricerca non è andata a buon fine anche se questo evento mi ha permesso di vedere un piccolo scorcio di Gerusalemme che non conoscevo. Dopo sono tornato a pranzo e poi siamo andati come gruppo a visitare lo Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto dove è possibile comprendere la terribile realtà dell’Olocausto che ha colpito il popolo ebraico. Poi siamo andati a vivere la messa domenicale in maniera diversa dal solito partecipando all’eucarestia della comunità cattolica di lingua ebraica, un’esperienza particolare e molto bella. Dopo siamo tornati in albergo per un incontro sulla cultura ebraica che è stato molto interessanti e poi siamo andati a dormire.