Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finche’ dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e’ risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra’ piu’ niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che .

Considero valore sapere in una stanza dov’e’ il nord, qual’e’ il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto. 

De Luca, Erri

“Dopo il grande Giovanni Paolo II,
un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore.

Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare e agire

anche con strumenti insufficienti

e mi affido alle vostre preghiere:

il Signore ci aiuterà, Maria sta dalla nostra parte.”

 

 

Auguri, Santità
Auguri, PAPA BENEDETTO XVI

Un brano che mi piace perchè si parla del tempo e del fatto di dire sempre "sì"….

"Siamo tutti un pò vittime di un certo immediatismo che esige che tutto debba essere fatto immediatamente e ci impedisce di avere il senso del tempo e della pazienza. Tutta la Bibbia invece parla di attesa , di perseveranza, di pazienza. Il tempo è diventato per gli europei di oggi il primo nemico da eliminare. Pensate a tutto quello che si fa in internet o via e-amil: in una frazione di secondo il messaggio giunge a tokio e si aspetta subito la risposta. Tutta la maturazione, che è fondamentale per approfondire la propria umanità, sparisce di colpo a causa di questo senso di immediatismo e si è formtemente tentati di fare tutto molto velocemente. Tutti noi, apostoli, dobbiamo fare un grande sforzo per ritrovare un ritmo rispettoso della natura e dell’uomo, e perciò del tempo: occorre fare del tempo un amico, non un nemico. Tutti parlano di prendere tempo – in realtà nessuno lo fa – ma tutti desiderano e attendono, come in una specie di messianismo profano, il vero messia: il tempo. E’ importante che come apostoli – già dal semplice punto di vista naturale, umano, fisico – riusciamo ad aver coraggio di introdurre nelle nostre agende degli spazi bianchi, ad aver il coraggio di poter dire dei "no". E’ difficilissimo per un apostolo -portato a predicare, ad andare alla gente… per amore – poter dire ogni tanto dei "no". Avverte infatti in se stesso la "tentazione" di dire a tutti e in ogni momento dei "sì" pensando che in questo consistano la generosità cristiana e il senso dell’apostolato. Spesso non è altro che pretesa orgogliosa di poter far tutto, che va poi a discapito del tempo – importantissimo – riservato al silenzio , alla preghiera , alla distanza da prendere fra sè e il proprio ambiente."

Godfried Danneels

COME HO VISSUTO QUESTI GIORNI…

E’ difficile riassumere in poche righe come ho vissuto questi giorni… sono tante le cose che si affannano alla mente ritornando a queste due settimane passate… ma partiamo dalla fine di marzo che mi ha visto iniziare a lavorare in un contesto di cantiere dove ahimè di cristiano c’era poco e niente; qua mi ha aiutato molto la preghiera e il pensare che anche in un luogo dove Dio era offeso quotidiamente c’era qualcuno che Lo amava e soffriva per questo. Da questo angolo, grazie ad amici, ho seguito l’evolversi della malattia del Papa, fino alla scelta di andare sabato 2 a San Pietro a pregare per la salute di GPII. Così ho fatto e in quella serata sono stato testimone dei diversi stati d’animo miei e della folla in quella fatidica serata: dalla speranza ( testimoniata dai canti e dalle invocazioni di noi giovani…) , allo stupore della notizia della morte che ha lasciato la piazza ammutolita, al pianto e alla preghiera che è salita dalla piazza per la sua anima…

I giorni successivi li ho vissuti in maniera quasi surreale tra la normalità del lavoro e il dolore della perdita di un Papa che è stato un Papà per una generazione di giovani ( tra cui il sottoscritto..).

La presenza del lavoro è stata la causa che mi ha costretto a tentare l’impresa di dare il mio estremo saluto al Papa e a doverci rinunciare dopo 9 ore di fila.. un esperienza che comunque rifarei e sono convinto che Giovanni Paolo ha comunque apprezzato la volontà.. della fila ho comunque molti ricordi positivi sia come persone viste che come momenti di preghiera.

Finalmente Giovedì ho chiuso quest’esperienza di lavoro e ho potuto partecipare ad alcuni momenti che mi hanno dato tanto dal punto di vista spirituale: a partire dalla veglia in San giovanni in Laterano dove ho potuto toccare ancora una volta con mano il grande affetto di noi giovani per questo Papa che ci ha dato tanto in questi 26 anni di pontificato, e quest’affetto si vedeva a partire dalle testimonianze all’atteggiamento dei giovani stessi, per cui sembrava che Giovanni Paolo fosse ancora in mezzo a noi fisicamente e non solo con le sue parole…. Dopo la messa c’è stata la fiaccolata che ha attraversato Roma e poi la scelta per me di dormire al Circo Massimo … dove sembrava di essere a Tor vergata con noi giovani e la croce della GMG in mezzo a ricordarci che il cammino che Giovanni Paolo ha fatto iniziare va avanti e ci vede pronti per Colonia. Qualche ora di sonno all’addiaccio ( con la Protezione Civile che ci ha però supportato ottimamente) e poi dopo la sveglia uno spostamento rapido verso Santa Maria Maggiore, dove mi aspettavano degli amici con cui ho scelto di condividere la visione dei funerali…. una scelta ottima :),

Devo dire che una delle cose che mi ha impressionato di più è stata la visione della bara e del Vangelo sfogliato dal vento che ha letto tutte le pagine fino a chiuderlo… un segno molto bello per me assieme alle parole di Ratzinger sul fatto che il Papa è alla finestra della casa del Padre che ci benedice … io penso che sia proprio così ๐Ÿ™‚ .

E’ veramente difficile dire quanto grande sia il vuoto per la perdita di quello che per me è stato per ora l’unico Papa della mia vita, anche se come ho detto sono certo che sia già in Paradiso e che ci aspetti là….

E’ una canzone che mi piace… anche perchè a volte andare avanti non sempre è così scontato e facile….

Da una finestra spalancata
Verso il sole
Se chiudo gli occhi riconosco
Esattamente
Nei gesti quotidiani mani
Colme di devozione
Ed una volta ancora mi ritrovo qui a pensare
Cosa spinge alcuni a costruire nidi
A restare
Altri come noi a non fermarsi mai
E andare
Sempre avanti
Gettare il cuore oltre le fiamme
Andare ancora avanti
Di giorno e di notte
Di tanto in tanto certi oggetti
I più comuni
Io misteriosamente avverto
La nostalgia
E’ in certi lunghi e muti sguardi
Di una vita in comune
E tutto ricomincia in un tempo
Che è circolare
Un padre torna è sera
Luci accese ad aspettare
Altri invece come noi
Che non si fermano mai,e andare avanti
Gettare il cuore oltre le fiamme
Andare ancora avanti
Di giorno e di notte
E andare
Sempre avanti
Gettare il cuore oltre le fiamme
Andare ancora avanti
Di giorno e di notte
Da una finestra spalancata
Verso il sole
Se chiudo gli occhi riconosco
Esattamente
Nei gesti quotidiani mani
Colme di devozione
Ed una volta ancora mi ritrovo qui a pensare
Cosa spinge alcuni a costruire nidi
A restare
Altri come noi a non fermarsi mai
E andare
Sempre avanti
Gettare il cuore oltre le fiamme
Andare ancora avanti
Di giorno e di notte
E andare
Sempre avanti
Gettare il cuore oltre le fiamme
Andare ancora avanti
Di giorno e di notte

Nomadi-Vulcani

«Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! È difficile. Non è il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l’aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: “Né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli” (Mt 16,17)… In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna» (Tor Vergata, 19 agosto 2000).

 

Grazie, caro Giovanni Paolo II, per l’amore che hai riservato a noi giovani; grazie per la fiducia dimostrataci in tante occasioni, e grazie d’aver avuto, nella tua agonia, ancora un ultimo pensiero per noi. Dal cielo, da dove avrai sempre una particolare attenzione per noi, aiutaci a non deludere il tuo sogno. Arrivederci!

 GRAZIE GIOVANNI PAOLO II…
ORA NEL CIELO BRILLA UNA STELLA IN PIU’… E SEI TU!!!