Alla fine, ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici


Martin Luther King

Avviso i miei lettori e i miei colleghi di blog che fino a domenica sono a gubbio per un campo scuola… ci vediamo tra poco!!!!

Con molto ritardo metto sul blog qualche foto dalla verna, dove a inizio mese ho fatto un ritiro con il gruppo dell’oratorio formatod ai ragazzi più grandi. E’ stata una bellissima esperienza che mi ha permesso di rivivere il carisma francescano in uno dei luoghi più belli in cui Francesco ha vissuto parte della sua vita… e dopo queste poche parola lascio il compito di parlare alle foto…



il bosco attorno alla verna



la verna vista dal basso



io nei boschi

Grazie a Neo ho trovato un sito molto carino per chi ama Tolkien : infatti è possibile scopire la traduzione del proprio nome e cognome in hobbit e in elfico :
per inciso io mi chiamo in hobbit  Polo Overhill of Nobottle
e in elfico Elwë Fëfalas

Per sapere il proprio nome in elfico e in hobbit




 

Ordinariamente sono contrario alla diffusione di catene di S.Antonio ed affini, sia via Internet, sia per telefonino. Stavolta ho trovato una storiella carina ed edificante e … mi piace fare un’eccezione.


L’ASINO

Un  giorno  l’asino di un contadino cadde in un pozzo. 
Non si era fatto male, ma non  poteva  uscire  dal pozzo.
L’asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre  il 
proprietario  pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione  crudele: concluse  che 
l’asino  era  ormai  molto vecchio e che non serviva  più  a  nulla, che
il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l’animale dal
pozzo. Al contrario  chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a
seppellire vivo l’asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra
dentro al pozzo. L’asino  non  tardò  a  rendersi conto di quello che
stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti,dopo|un certo numero di palate di
terra, l’asino rimase quieto. Il contadino alla fine  guardò verso il
fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello  che  vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne
liberava, scrollandosela dalla  groppa, facendola cadere e salendoci
sopra. In questo  modo, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì
ad arrivare fino all’imboccatura  del  pozzo, oltrepassare il
bordo e uscirne trottando.

La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra.
Principalmente se sarai  dentro  un  pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi
di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.

Ricorda le cinque regole per essere felice:

1-Libera il tuo cuore dall’odio.

2-Libera la tua mente dalle preoccupazioni.

3-Semplifica la tua vita.

4-Da’ di più e aspettati meno.

5-Ama  di  più  e…  accetta  la  terra  che ti tirano addosso,
poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.

Caro Luke, desidero fare partecipe te e i tuoi amici delle Bellezza.


Come ? Vedi Luke, sono riuscita ad inserire nel mio sito alcune delle foto scattate nei giorni scorsi. ..


Le gusterai cliccando su Escursioni, e poi, “Alla scoperta di”..


E’ un piccolo album fotografico dedicato al Monte Vivo, alla cappella della Vergine Assunta, al paesaggio…insomma a quanto ho cercato di raccontare da me nel Blog..


Mentre le inserivo mi sono emozionata ancora: ricordavo la gioia di quella mia recente visita.


Le dedico a tutti ..a quanti amano la montagna…agli amici..


..e soprattutto ai miei conterranei fuori regione, che potranno rivedere quei luoghi dei quali hanno nostalgia.

Mi hai fatto senza limiti


(RABINDRANATH TAGORE)


 


Mi hai fatto senza limiti
perché così è il tuo amore.

Questo fragile vaso
continuamente svuoti
e continuamente riempi
di vita sempre nuova.

Tu porti per valli e colline
questo piccolo flauto di canna
e vi zufoli dentro melodie sorprendenti.

Alla carezza delle tue mani
si smarrisce il mio cuore
in gioia sconfinata
e canta melodie ineffabili.

Sulle mie piccole mani
discendono i tuoi doni infiniti.
Passano i giorni
e tu continui a versare,
ma resta sempre spazio da colmare

Ciao a tutti… io saluto il mio blog e i suoi 20 lettori giornalieri per 3 giorni e me ne vado alla Verna, per passare qualche giorno diverso dal solito… poi vi racconterò le impressioni del luogo…