IL SUONO DEL SILENZIO
(Testo e musica di Roberto Billi)

Fuori c’è troppo rumore, 
preferisco starmene un po’ qui
ad ascoltare il suono del silenzio,
da questa piccola stanza 
che sembra uno spazio immenso 
se solo chiudo gli occhi e immagino che
volo via, volo via dalle parole inutili,
volo via, volo via dagli equilibri fragili,
volo via, volo via con i miei sogni, volo via 
e vola via, mi porta via la mia fantasia.
Fuori c’è aria di pioggia, 
preferisco starmene qui 
ad ascoltare il temporale
che, come musica, 
invade il mio silenzio
e su quella melodia 
io, nuovamente, chiudo gli occhi e penso che 
volo via, volo via dalle questioni inutili,
volo via, volo via dagli equilibri instabili,
volo via, volo via con le illusioni, volo via 
e vola via, mi porta via la mia fantasia.
E sento sopra il viso un vento nuovo di buona speranza, 
arriva d’improvviso il desiderio di uscire dal silenzio della mia stanza.
Voglio volare più in alto delle nuvole del temporale,
fiorire dentro un nuovo sogno e, finalmente accorgermi che
fuori c’è un giorno di sole, 
sono pronto per uscire.
Andrò a cercare tutte le parole,
per rompere il silenzio 
ed inventare nuova musica
che canterò nel vento.
Volo via, volo via dalle parole inutili,
volo via, volo via dagli equilibri fragili,
volo via, volo via con i miei sogni, volo via 
e vola via, mi porta via la mia fantasia.

Mercoledì delle Ceneri

Signore, 
ecco le nostre fronti segnate dalle ceneri, 
come stipiti delle porte 
di coloro che tu stavi per liberare dall'Egitto. 
Ecco i nostri cuori segnati dalle ceneri, 
quelle delle nostre colpe 
bruciate dal fuoco del tuo amore. 
Ecco le nostre mani segnate dalle ceneri, 
quelle delle nostre violenze 
distrutte dalla tua tenerezza. 
Ecco i nostri piedi segnati dalle ceneri, 
quelle dei falsi idoli 
dissolti al roveto ardente della Verità. 
I cammini dove tu ci inviti a seguirti 
sono, anch'essi, segnati dalle ceneri, 
non come segno di tristezza, 
ma come pegno di purezza. 
La tua colonna di fuoco ha bruciato le spine: 
le ceneri renderanno fertile 
il terreno pietroso delle nostre aride vite. 
Così segnati dalle ceneri 
eccoci, Signore, pronti a seguirti 
sulla via ardente che conduce alla Vita. 
Lì, noi vogliamo bruciare le sovrastrutture inutili, 
le parole vane, i gesti di rifiuto. 
Alla chiamata della tua bruciante Parola, 
noi presenteremo i nostri cuori 
e ci convertiremo al Vangelo.