Eccomi


mir zainen do (Noi siamo qui): è un canto yiddish dei partigiani del ghetto di Vilna, in Lituania. Noi siamo qui: ci sono momenti in cui le fibre sfilacciate di un popolo si rianimano e nasce nella resistenza all’oppressione una nuova consistenza. Essa comincia sempre con una specie di “eccoci”. Abramo pronuncia il suo, quando Dio lo chiama per mandarlo a sacrificare suo figlio sul monte Morià. A Dio che lo chiama, risponde: hinnèni, eccomi. Ridice ancora la sua ardita parola al figlio che gli rivolge la terribile domanda: ” Dov’è l’agnello per l’olocausto?”. L’ultimo degli eccomi lo dirà a fiato corto quando l’angelo per due volte chiamerà il suo nome, per fermargli la mano armata sulla gola del figlio. Non avevo mai detto questa parola prima della prova di obbedienza richiesta da Dioe non la dirà più.
E buono a sapersi che anche Iod/Dio può dire il suo hinnèni alla creatura che lo chiama. Ce lo annuncia Isaia (58,9):”Allora chiamerai e Iod risponderà.Strillerai e dirà:Eccomi”, Eccomi è voce dei momenti di verità, quando si è chimati a rispondere di sè. E’ il passo avanti, lo scatto che fa uscire dai ranghi e porta a uno sbaraglio. E’ la più bella parola che si possa pronunciare in quei momenti, un dichiararsi pronti , anche se non lo si è affatto. prima di usarla bisognerebbe abituarsi a pensarla  più spesso. Buona fortuna a chi dovrà pronunciare il suo difficile “eccomi”.       


(Erri de Luca, Alzaia)


 


 

SPAGNA CHE BELLEZZA!!!

Anche se con qualche giorno di ritardo , mi accingo a tracciare un breve bilancio del mio viaggio in Spagna… il motivo principale del viaggio è stato il matrimonio di Nello e Maria , due chatters della chat di www.giovani.org che si sono conosciuti in chat e hanno deciso di invitare i membri della chat al loro matrimonio….
Dopo il viaggio in aereo fino a Malaga e da lì in treno(molto lento), appena arrivati a Siviglia ci siamo sistemati al volo in albergo e poi siamo andati all’addio al celibato… fino alle 4 a ballare in discoteca!!!
il giorno dopo è stato dedicato alla visita della città di Siviglia . che è bellissima : la Cattedrale con la Giralda, l’Alcazar, Plaza de Espana, il quartiere di Triana… tutti monumenti bellissimi e alla sera siamo andati a partecipare alla serenata dello sposo.
Il sabato è stato il giorno campale… ci siamo recati alla Chiesa per partecipare alla cerimonia bilingue ( veramente sentita…). Dopo la cerimonia il ricevimento, un pò diverso da quello italiano ma molto bello dove si è ballato molto e ci si è divertiti.. Poi dopo esser tornati in albergo siamo riusciti e abbiamo fatto un altro giro per sevilla…
Domenica siamo ripartiti… il pullman sino a malaga ( molto meglio del treno dell’andata…) e poi l’aereo che ci ha riportati a Roma …. in conclusione una bellissima vacanza!!!!


la Giralda uno dei simboli di siviglia



io a plaza de espana



io con gli sposi


Amicizia



L’altro prezioso per vedere l’Altro


l’altro prezioso per vedere se stessi


l’altro prezioso per amare tutti e ciascuno


l’altro prezioso per essere ricchi di vita


l’altro prezioso per scoprire le stanze segrete del cuore


che Lui, l’Altissimo, ha messo nelle pieghe del nostro mistero


l’altro, se tu sei sole, è luna


l’altro è sole che dissipa la nebbia della tristezza e dei sentimenti-prigione


l’altro è rugiada che fa germogliare fantasia, sapienza e scienza di pensieri eterni


l’altro è nido che cura se hai perso le piume e sei ferito perché tu possa di nuovo volare


l’altro è libertà dove tu sei geloso


l’altro è appartenenza dove tu sei distratto


l’altro è silenzio sulle tue molte parole


l’altro porta i tuoi pesi e non si vanta


l’altro è come un antico fiume discreto e paziente dove tu vivi la tempesta


l’altro è confidenza intima e segreta come tomba che attende la potenza del risorto


l’altro è unico perché tu scopra la tua unicità


l’altro prezioso per svegliarci dal torpore della pigrizia del nulla o del molto fare


l’altro dona bellezza e mistero


l’altro è presente senza giudizio nel dramma


l’altro testimone della tua gioia


l’altro ferisce amandoti


l’altro per imparare a stare soli


l’altro per prepararci bene alla morte come sorella


l’altro è Cristo che ci dice, a noi poveri “lazzari”,: “svegliati!”


l’altro a volte ti è padre e a volte ti è figlio


l’altro è senza prezzo


l’altro è il tuo testamento


l’altro e fedele della fedeltà di Dio


l’altro è festa


l’altro è ai tuoi piedi


l’altro ti è compagnia anche se non lo odi


l’altro ti dona non una ma mille volte la vita


l’altro è un dono di Dio


l’altro è sigillo del Dio vivente


l’altro dopo Dio è dio


l’altro grazie a Dio è dio…


o Dio, mio Cristo, proteggi l’angelo – amico – fratello e sorella


sotto le Tue ali


e me con lui. Grazie!