COME HO VISSUTO QUESTI GIORNI…

E’ difficile riassumere in poche righe come ho vissuto questi giorni… sono tante le cose che si affannano alla mente ritornando a queste due settimane passate… ma partiamo dalla fine di marzo che mi ha visto iniziare a lavorare in un contesto di cantiere dove ahimè di cristiano c’era poco e niente; qua mi ha aiutato molto la preghiera e il pensare che anche in un luogo dove Dio era offeso quotidiamente c’era qualcuno che Lo amava e soffriva per questo. Da questo angolo, grazie ad amici, ho seguito l’evolversi della malattia del Papa, fino alla scelta di andare sabato 2 a San Pietro a pregare per la salute di GPII. Così ho fatto e in quella serata sono stato testimone dei diversi stati d’animo miei e della folla in quella fatidica serata: dalla speranza ( testimoniata dai canti e dalle invocazioni di noi giovani…) , allo stupore della notizia della morte che ha lasciato la piazza ammutolita, al pianto e alla preghiera che è salita dalla piazza per la sua anima…

I giorni successivi li ho vissuti in maniera quasi surreale tra la normalità del lavoro e il dolore della perdita di un Papa che è stato un Papà per una generazione di giovani ( tra cui il sottoscritto..).

La presenza del lavoro è stata la causa che mi ha costretto a tentare l’impresa di dare il mio estremo saluto al Papa e a doverci rinunciare dopo 9 ore di fila.. un esperienza che comunque rifarei e sono convinto che Giovanni Paolo ha comunque apprezzato la volontà.. della fila ho comunque molti ricordi positivi sia come persone viste che come momenti di preghiera.

Finalmente Giovedì ho chiuso quest’esperienza di lavoro e ho potuto partecipare ad alcuni momenti che mi hanno dato tanto dal punto di vista spirituale: a partire dalla veglia in San giovanni in Laterano dove ho potuto toccare ancora una volta con mano il grande affetto di noi giovani per questo Papa che ci ha dato tanto in questi 26 anni di pontificato, e quest’affetto si vedeva a partire dalle testimonianze all’atteggiamento dei giovani stessi, per cui sembrava che Giovanni Paolo fosse ancora in mezzo a noi fisicamente e non solo con le sue parole…. Dopo la messa c’è stata la fiaccolata che ha attraversato Roma e poi la scelta per me di dormire al Circo Massimo … dove sembrava di essere a Tor vergata con noi giovani e la croce della GMG in mezzo a ricordarci che il cammino che Giovanni Paolo ha fatto iniziare va avanti e ci vede pronti per Colonia. Qualche ora di sonno all’addiaccio ( con la Protezione Civile che ci ha però supportato ottimamente) e poi dopo la sveglia uno spostamento rapido verso Santa Maria Maggiore, dove mi aspettavano degli amici con cui ho scelto di condividere la visione dei funerali…. una scelta ottima :),

Devo dire che una delle cose che mi ha impressionato di più è stata la visione della bara e del Vangelo sfogliato dal vento che ha letto tutte le pagine fino a chiuderlo… un segno molto bello per me assieme alle parole di Ratzinger sul fatto che il Papa è alla finestra della casa del Padre che ci benedice … io penso che sia proprio così ๐Ÿ™‚ .

E’ veramente difficile dire quanto grande sia il vuoto per la perdita di quello che per me è stato per ora l’unico Papa della mia vita, anche se come ho detto sono certo che sia già in Paradiso e che ci aspetti là….