«La speranza non e’ fantasticare.
La speranza e’ conoscere la realta: e’ sapere che esistono i ladri, che molti sono disonesti; e’ sapere che non sempre i buoni sono buoni e i cattivi cattivi.
Ma la speranza e’ sapere che, se si allarga il bene, tutto questo si annullera’; e la speranza prevarra’ se ognuno smettera’ di pensare soltanto al proprio interesse» (Ernesto Olivero).

La mia finale

Che finale ragazzi, vissuta all’oratorio assieme a centinaia di persone. E’ stato bello ed emozionante condividere la passione per il tifo con le persone con cui quotidianamente vivi. E’ stata una partita tirata, vissuta fino all’ultimo respiro fino ad arrivare all’ultimo tiro di Grosso che ha sancito la nostra vittoria! Grazie ancora ragazzi di questo sogno!
 

DOPO LA PIOGGIA

Dopo la pioggia, viene il sereno,
brilla nel cielo l’arcobaleno
e sembra un ponte pieno di bandiere di ogni colore
che fanno festa al sole.
Ed è così bello guardarlo lassù
e far giocare i pensieri tra il rosso ed il blu,
però lo si vede e questo è il male
soltanto dopo cje è temporale.
Ed io mi chiedo non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta
questa si che sarebbe una festa.
E sarebbe una festa per tutta la terra
saper fare la pace prima della guerra
e sarebbe la festa, la festa più bella
saper fare la pace senza fare la guerra.

E sarebbe una festa per tutta la terra
saper fare la pace prima della guerra
e sarebbe la festa, la festa più bella
saper fare la pace senza fare la guerra,
saper fare la pace senza fare la guerra.

I Ratti della Sabina

CANALE MONTERANO… un bel ricordo

Dopo un bel pò di tempo ritorno a parlare della mia vita personale. Alla fine di giugno ho ricevuto l’invito di partecipare al campo scuola della compagnia teatrale degli Attori per Caso che si teneva a Canale Monterano, presso il Rifugio annesso al convento dei Carmelitani Scalzi. Sono stati 5 giorni bellissimi in cui ho di nuovo vissuto l’esperienza di stare assieme ai ragazzi, cosa che avevo un pò perso in quest’ultimo anno passato nel campo della comunicazione sociale. Tra i momenti più belli voglio ricordare la passeggiata che ci ha portati nel bosco dove mi sono divertito a fare il Tarzan della situazione ( ma c’è il trucco… ๐Ÿ™‚ ) e poi a visitare la città abbandonata di Monterano. Inoltre come ogni anno mi sono bagnato con i giochi d’acqua e ho vissuto dei bei momenti.

novello Tarzan

davanti alla chiesa abbandonata di Monterano (lavori in corso)

una cascata nella riserva naturale

il convento dei carmelitani scalzi

IL RICAMO DI DIO

Quando io ero piccolo mia madre era solita cucire tanto. Io mi sedevo vicino a lei e le chiedevo cosa stesse facendo. Lei mi rispondeva che stava ricamando. Osservavo il lavoro di mia madre da un punto di vista più basso rispetto a dove stava seduta lei, cosicché ogni volta mi lamentavo dicendole che dal mio punto di vista ciò che stava facendo mi sembrava molto confuso.
Lei mi sorrideva, guardava verso il basso e gentilmente mi diceva: "Figlio mio, vai fuori a giocare un po’ e quando avrò terminato il mio ricamo ti metterò sul mio grembo e ti lascerò guardare dalla mia posizione".
Mi domandavo perché utilizzava dei fili di colore scuro e perché mi sembravano così disordinati visti da dove stavo io. Alcuni minuti dopo sentivo la voce di mia madre che mi diceva: "Figlio mio, vieni qua e siediti sul mio grembo".
Io lo facevo immediatamente e mi sorprendevo e mi emozionavo al vedere i bei fiori o il bel tramonto nel ricamo. Non riuscivo a crederci; da sotto si vedeva così confuso.
Allora mia madre mi diceva: "Figlio mio, di sotto si vedeva confuso e disordinato ma non ti rendevi conto che di sopra c’era un progetto. C’era un disegno, io lo stavo solo seguendo. Adesso guardalo dalla mia posizione e saprai ciò che stavo facendo".

Molte volte lungo gli anni ho guardato il cielo e ho detto: "Padre, che stai facendo?".
E Lui risponde: "Sto ricamando la tua vita".
Allora io replico: "Ma si vede così confuso, è tutto un disordine. I fili sembrano così scuri, perché non sono più brillanti?".
E Dio sembra dirmi: "Figliolo mio, occupati del tuo lavoro… e io faccio il mio. Un giorno ti porterò in cielo e ti metterò sul mio grembo e vedrai il disegno dalla mia posizione… E allora capirai…!!!".

Nei giorni in cui sembra che nemmeno Dio si ricordi di te, invece di angustiarti ripeti con certezza: "Signore, io confido in te".

TUTTO IL CALORE CHE C'E'

Oggi pomeriggio stavo in autobus e ho voluto riascoltare questa canzone dei Gemelli Diversi che mi è sempre piaciuta perchè ha dei riferimenti religiosi molto forti e perchè in fondo spero che veramente il Suo amore mi bruci dentro…

E’ uno strano mondo qua giù lo sai?/ la gente usa mille nomi per chiamarti/ per poi sporcarli tutti con stupide guerre/ so che non volevi questo da noi/ non ho più dubbi perchè../

Rit:
Apro gli occhi e vedo te/ anche quando non ci sei/ sembra tutto più chiaro per me/ mi bruci dentro e me ne accorgo adesso che/ mi dai tutto il calore che c’è

Lo so che tu le puoi sentire salire le mie parole/ puoi capirle e donargli in un gesto tutto il calore/ tu nel torpore guidami/ adesso stringimi scaldami e vegliami/ in questo mondo crescendo/ ti sento accanto/ sulla mia strada ed ora/ se puoi rapiscimi e crescimi e custodiscimi ancora/ come un’aurora brillerà un’eternità/ la mia preghiera/ solo mentre la realtà rubava i sogni al mio cielo/ e zero amici soldi fans o gloria/ e per aria/ progetti in fumo e sicuro che in quei momenti spenti/ stavi ad ascoltarmi/ ore a parlarti ad occhi gonfi di lacrime le solite simboliche/ frasi messe li su un piatto/ e adesso resto con me stesso e verso su un foglio inchiostro/ è questo/ che il tuo calore scalderà sei la mia verità/ e ogni mia rima adesso è un sogno che la notte ora ti dedica/

Rit:
Apro gli occhi e vedo te/ anche quando non ci sei/ sembra tutto più chiaro per me/ mi bruci dentro e me ne accorgo adesso che/ mi dai tutto il calore che c’è

Sei una luce accanto a me/ un bisogno irrinunciabile/ non ho dubbi ora che tu/ non mi lascerai/

Rit:
Apro gli occhi e vedo te/ anche quando non ci sei/ sembra tutto più chiaro per me/ mi bruci dentro e me ne accorgo adesso che/ mi dai tutto il calore che c’è

Voglio sentirlo salire e cospargermi con le sue forze/ percepire la tua voce sotto mille forme tra le folle/ dalla sua pelle di seta alla punta delle mia dita/ dal sangue di chi mi guida da ogni ribelle che grida/ tra le persone nel buio in cerca d’amore/ sempre sottopressione laddove tutto il calore che hai/ sembra tenuto lontano da dei fili invisibili/ ti prego punta chi li tiene in mano e poi colpiscili/ perchè ho in bocca un sapore sempre più amaro/ i sogni ora vagano in vano cercando un riparo/ e tutto va a rotoli per il denaro/ non è quello che misura l’amore lo so/ com’è che allora la vita ti dice di no / so che non volevi un mondo in cui la vita valga in fondo/ un quarto di secondo e trecento lire di piombo/ solo tu sai giudicarci da la / mo guarda verso di noi qualcuno se lo merita/

Rit:
Apro gli occhi e vedo te/ anche quando non ci sei/ sembra tutto più chiaro per me/ mi bruci dentro e me ne accorgo adesso che/ mi dai tutto il calore che c’è

 

Hai un Ruscello nel tuo piccolo cuore,
Dove timidi fiori ansimano,
E ritrosi uccelli scendono a bere,
E ombre palpitano –
E nessuno sa, così quieto fluisce,
Che un ruscello è là,
Eppure il tuo piccolo sorso di vita
Ogni giorno là è bevuto –
E allora, sorveglia il tuo piccolo ruscello a Marzo,
Quando i fiumi traboccano,
E le nevi precipitano dalle colline,
E i ponti spesso franano –
E più tardi, forse ad Agosto –
Quando i prati giacciono inariditi,
Bada, affinché questo piccolo ruscello di vita,
In qualche ardente meriggio non si prosciughi!

Emily Dickinson