PIANGERE COME UN BAMBINO

Dice il maestro: "Se devi piangere, piangi come un bambino. Una volta sei stato un bambino, e una delle prime cose che hai imparato nella vita fu piangere, perché il pianto fa parte della vita. Non dimenticare di essere libero, e che mostrare le tue emozioni non è vergognoso. Urla, singhiozza forte, fai il chiasso che vuoi. Perché così è come piangono bambini, e loro conoscono il modo più veloce per confortare i loro cuori. Hai mai notato come i bambini smettono di piangere? Smettono perché qualcosa li distrae. Qualcosa li chiama alla prossima avventura. I bambini smettono di piangere velocemente. E così sarà per te. Ma solo se riesci a piangere come fanno i bambini".

CALMA IL MIO CUORE

Calma il mio cuore, Signore,
acquieta i pensieri della mia mente.

Rallenta i miei passi frettolosi
con la visione lieta del tempo
che placido si distende nell’eterno.

Dona al tormento dei miei giorni
la pace dei colli eterni.

Sciogli la tensione dell’animo,
con il ricordo dei ruscelli
che mormoravano nelle valli.

Incanta le mie notti insonni
con la magia di sogni beati.

Dona carezze alle mie mani,
alla mia bocca dolci parole,
al mio cuore palpiti d’amore.

Lascia, Signore, che affidi
al solco della vita valori perenni
perché il mio Spirito si levi sicuro
verso le stelle.

P. Anon

2 NOVEMBRE

«"Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia, / come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. / Hai compassione di tutti, perche’ tutto tu puoi, / non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. / Poiche’ tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; / se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata. / Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? / O conservarsi se tu non l’avessi chiamata all’esistenza? / Tu risparmi tutte le cose, / perche’ tutte sono tue, Signore, amante della vita, / poiche’ il tuo spirito incorruttibile e’ in tutte le cose. / Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli / e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, / perche’, rinnegata la malvagita’, credano in te, Signore" (Sap 11,22-12,2).

Oggi la Chiesa celebra la "com! memorazione di tutti i fedeli defunti". Le sopracitate parole del libro della sapienza (…), possono aiutare molto ciascuno di noi a vivere questo incontro con l’eternita’, che portano in se’ i primi due giorni di novembre.
Queste parole ci accompagnino durante la visita ai cimiteri, quando ci fermeremo presso le tombe dei nostri defunti, vicini o lontani, conosciuti o sconosciuti: "…poiche’ il tuo spirito incorruttibile e’ in tutte le cose" (Sap 12,1).
Che queste visite ai defunti, questi incontri con loro, siano avvalorati, nei nostri cuori, dalla speranza che "e’ piena di immortalita’" (Sap 3,4).
(…) Il giorno dei defunti e’ un giorno particolare per le famiglie. Esse si dirigono, in questo giorno, nei luoghi dove riposano i loro defunti piu’ vicini e piu’ cari; si incontrano, nel silenzio, nella preghiera, nella meditazione, presso le loro tombe.
Rivivono ricordi gioiosi e do! lorosi; a volte le lacrime cominciano a scorrere sul viso, tal! mente gr ande e’ il senso della vicinanza, nonostante la morte, molto grande e’ la commozione!
Appartengono alla famiglia anche coloro che sono dipartiti, e tuttavia rimangono nei cuori, perche’ tanto profondamente ci ha legato ad essi il mistero della vita e dell’amore. Permangono nella vedovanza dei loro rispettivi mariti e mogli, rimasti in vita. Permangono nello stato di orfani dei loro figli.
(…) Nel giorno della commemorazione dei defunti oltrepassiamo, in un certo senso, i limiti della loro assenza, il cui segno e’ la tomba fredda, e ci uniamo con loro nella fede che ci conduce alla casa del Padre.
E insieme con l’autore del libro della Sapienza ripetiamo a quel Padre: "Signore, tutto tu puoi… e tu ami tutte le cose che hai creato…" (cf. Sap 11,23-24). Tu ami l’uomo che hai creato a tua somiglianza e lo hai redento mediante il sangue del tuo Figlio. Tu ami l’uomo… » (Giovanni Paolo II).

Festeggiare tutti i Santi e’ guardare coloro che gia’ posseggono l’eredita’ della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore.
I Santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione.
Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli, perche’, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesu’, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze.
Questa beatitudine che da’ loro il condividere in questo momento la vita stessa della Santa Trinita’ e un frutto di sovrabbondanza che il sangue di Cristo ha loro acquistato.
Nonostante le notti, attraverso le purificazioni costanti che l’amore esige per essere vero amore, e a volte al di la’ di ogni speranza umana, tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire, affinche’ Gesu’ fosse progressivamente tutto in loro. E’ Maria, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati a questa via di poverta’; e’ al suo seguito che essi hanno imparato a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; e’ con lei che essi vivono attualmente, nascosti nel segreto del Padre.

TANTI AUGURI A TUTTI!!!!