"Vieni a giocare con me – le propose il piccolo principe – sono così triste…"
"Non posso giocare con te – disse la volpe – non sono addomesticata"
[…]
disse il piccolo principe: "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire ‘addomesticare‘ ?"
"E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ‘ creare dei legami‘ …"
"Creare dei legami?"
"Certo – disse la volpe – Tu fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io per te sarò unica al mondo"
[…]
"La mia vita è monotona […] Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. […] Per favore, addomesticami"
"Volentieri – rispose il piccolo principe – ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose"
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano- disse la volpe- gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti" rispose la volpe.
[…]
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti […] quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore"
[…]
"Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi […] E’ il tempo che tu hai perduto  per la tua rosa che fatto la tua rosa così importante. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei il responsabile della tua rosa…"
tratto da "Il Piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry pagg.91-98