ecco una poesia sul sogno…
Se il sonno fosse (c’è chi dice) una
tregua, un puro riposo della mente,
perché, se ti si desta bruscamente,
senti che t’han rubato una fortuna?
Perché è triste levarsi presto? L’ora
ci deruba d’un dono inconcepibile,
intimo al punto da esser traducibile
solo in sopore, che la veglia dora
di sogni, forse pallidi riflessi
interrotti dei tesori dell’ombra,
d’un mondo intemporale, senza nome,
che il giorno deforma nei suoi specchi.
Chi sarai questa notte nell’oscuro
sonno, dall’altra parte del tuo muro?


Jorge Luis Borges



2 Risposte a “”

  1. Bella questa poesia di borges e anche l’iimagine a completamento. Buona serata, caro amico. Percival

  2. Mi spiace dell’equivoco ma non sono una femminuccia, ma un maschietto (non si capisce da tutti i participi passati al maschile usati nel post?)

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