Gli amici e i loro limiti

Abbiamo bisogno di amici.
Gli amici ci guidano, si prendono cura di noi,
si accostano a noi con amore,
ci consolano nel tempo del dolore.
Anche se parliamo di «farci degli amici»,
gli amici non si possono fare.
Gli amici sono un dono di Dio;
ma Dio ci dà gli amici di cui abbiamo bisogno,
quando ne abbiamo bisogno,
se confidiamo totalmente nell'amore di Dio.
Gli amici non possono sostituire Dio.
Hanno dei limiti e delle debolezze come noi.
Il loro amore non è mai perfetto, non è mai completo.
Nei loro limiti essi possono però essere 

dei segnali nel nostro cammino
verso l'amore illimitato e incondizionato di Dio.
Godiamo degli amici che Dio ha mandato sul nostro cammino.

Henry Noewen

amicizia

I PEZZI DI ME

Guarda che caos, Signore!
Sembro la mia stanza:
tutto in disordine, 
tutto sparpagliato!
Faccio fatica a ritrovarmi, 
a rimettere insieme i pezzi di me.
Il cuore batte per i fatti suoi, 
la fantasia sorvola paesaggi impossibili, 
le mani vorrebbero stringere e respingere 
nello stesso momento,
le gambe andare chissà dove.

Riuniscimi, Signore, 
fammi capire chi sono 
e dove sto andando.
Pulisci le lenti del mio cuore
perché io possa vedere me stesso
e gli altri con occhi nuovi.

E. Z. 

PREGHIERA DELL'ACCOGLIENZA

Signore, 
aiutami ad essere per tutti un amico, 
che attende senza stancarsi, 
che accoglie con bontà, 
che dà con amore, 
che ascolta senza fatica, 
che ringrazia con gioia. 
Un amico che si è sempre certi di trovare 
quando se ne ha bisogno. 
Aiutami ad essere una presenza sicura, 
a cui ci si può rivolgere 
quando lo si desidera; 
ad offrire un'amicizia riposante, 
ad irradiare una pace gioiosa, 
la tua pace, o Signore. 
Fa' che sia disponibile e accogliente 
soprattutto verso i più deboli e indifesi. 
Così senza compiere opere straordinarie, 
io potrò aiutare gli altri a sentirti più vicino, 
Signore della tenerezza.

(Anonimo)

 

LASCIARE UNA TRACCIA

Nel vostro passaggio in questo mondo, che ve ne accorgiate o no, chiunque voi siate e dovunque andiate, state lasciando dietro di voi una traccia. 
Altri la noteranno e potranno seguirla. Può essere una traccia che li conduce al bene, ovvero può portarli fuori strada. Ciò dipende da voi. 
Può darsi che la vostra traccia sia marcata sugli alberi, per renderla visibile a chi vi segue, o invece può darsi che lasciate inavvertitamente delle orme peraltro riconoscibili sulla sabbia. 
In un caso come nell'altro, è bene ricordarsi che si lascia sempre qualche tipo di traccia; e quindi, volgendo i propri passi nella giusta direzione, potete indirizzare bene anche coloro che vi seguono. 
La vostra traccia è segnata da azioni, dalle frasi che dite e dalle parole che scrivete. Le azioni sono pietre miliari stabilite in modo permanente; le frasi sono soltanto orme che il tempo può alterare o cancellare; le parole scritte sono tacche coscientemente lasciate sugli alberi.


(Baden Pawell)

S. LUCA

Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto

il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza

divina della salute, registraste in apposito libro

non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro

Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più

meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione

della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di

conformar sempre la nostra vita a quei santissimi

documenti che per impulso particolare dello Spirito

Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti

ì popoli nei vostri libri divini.

Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste

costantemente professione, meritaste d’avere una

speciale famigliarità colla regina delle vergini,

Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non

solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in

Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri

dell’incarnazione del Verbo, de’ suoi primi passi nel

mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la

grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù

della purità, per meritarci noi pure quei favori che

agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre

generosissima la comune avvocata e madre nostra

Maria.

Gloria.

S. LUCA
UN GROSSO AUGURIO 
A TUTTI I LUCA!

IL VERO DONARE

Il vero donare
è quando chi dona
è felice come chi riceve,
e quando il confine
tra donare e ricevere
svanisce.

Chi dona
senza aspettarsi
di essere ricambiato,
ha sempre tra le mani
il fiore della gioia. 

Ciò che si fa per amore
non si perde, 
ma rimane  
e si moltiplica

(Anonimo)

Assomiglio A Cesare O A Dio?

ici e cesare (colored)

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.

Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».

Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».

Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

(dal vangelo di Matteo 22,15-21)

Mercoledì scorso ho proposto agli adolescenti della parrocchia un film che ho visto un sacco di volte e che mi piace ogni tanto rivedere. Si tratta di “Millions” di Danny Boyle (regista che ha vinto con un altro film dal tema simile, “The Millionaire” l’Oscar nel 2009). Il film che abbiamo visto, è del 2004, e ha per protagonista un bambino, Damien, che vive con il fratello e il padre in una nuova casa in un nuovo quartiere dopo che la mamma è morta. Damien si ritrova improvvisamente tra le mani, per “miracolo”, una borsa piena di migliaia di sterline.

Tutto il film racconta dei vari personaggi e del loro comportamento attorno a questa montagna di soldi. I soldi condizionano tutto e tutti e non è facile mantenersi sani ed equilibrati quando se ne hanno molti.

Damien, consigliato da vari santi che via via nel film gli appaiono e gli parlano, vorrebbe dare tutto ai poveri; il fratello maggiore è al contrario più concreto e pratico, e vorrebbe tenerli per se. Anche il padre ha la stessa tentazione, dopo che i ladri gli hanno svuotato la casa…

Non mi dilungo nel raccontare un film che consiglio di vedere, ma voglio solo cogliere e riflettere in modo attuale sulla provocazione che Gesù lancia ai suoi ascoltatori e anche a noi.

I nemici di Gesù vogliono attirare Gesù nella trappola della questione delle tasse da pagare o meno agli occupanti romani. Pagare le tasse significa accettare l’occupazione che ha anche risvolti religiosi, non pagarla significa autoaccusarsi di essere un provocatore politico. Gesù è apparentemente in un angolo. E sembra che la questione della fede si risolva sul terreno del denaro.

L’affermazione di Gesù “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” diventa una domanda a coloro che gli stanno attorno: di chi siamo noi? La nostra faccia assomiglia a quella impressa nella moneta o assomiglia a quella di Dio? E’ il denaro quello che ci comanda oppure è la Parola di Dio?

Per chi ci preoccupiamo? Per quello che abbiamo in tasca o per quello che abbiamo nel cuore?

Gesù non è venuto per dire se è lecito o meno pagare la tassa a questo o a quel governo… Gesù è venuto per ricordare all’uomo (di allora e di oggi) a Chi debba dare tutto e su di Chi basare le proprie scelte: Dio Padre.

Mi piace molto il personaggio del bambino nel film “Millions”.

Damien, che vuole dare tutto ai poveri, sembra davvero ingenuo e sognatore. Segue gli insegnamenti dei santi che conosce da un vecchio libro che porta sempre con se, e che gli parlano non come personaggi imbalsamati e lontani ma come persone vive e significative per lui. Damien dice che in fondo in fondo, i soldi “sono solo delle cose” ed è più importante per lui la sua famiglia e le relazioni. Non gli interessa avere nella nuova casa una camera tutta per se, perché vuole stare vicino e sentire il conforto di suo fratello e del suo papà.

    Siamo fatti ad immagine di Dio. E’ se non sappiamo bene quale è il nostro volto, le nostre capacità e possibilità, e se volgiamo sapere quanta felicità possiamo raggiungere nella nostra vita, non dobbiamo guardare alla moneta di Cesare, cioè ai soldi e beni che abbiamo, ma dobbiamo guardare il volto di Gesù così come ci è raccontato nel vangelo.

    I farisei, che vista la loro cultura religiosa e la pretesa di essere fedeli agli insegnamenti della Scrittura, dovrebbero essere più esperti nel conoscere Dio e l’identità profonda dell’uomo, alla fine rimangono legati alla moneta di Cesare e alla questione di pagare o meno le tasse.

    Gesù invece ci ricorda che i soldi “sono solo delle cose”, mentre Dio é invece il nostro tutto, è il vero volto nel quale specchiarci.

Giovanni don

Se tacete, tacete per amore

Se tacete, tacete per amore.
Se parlate, parlate per amore.
Se correggete, correggete per amore.
Se perdonate, perdonate per amore.
Sia sempre in voi la radice dell'amore,
perché solo da questa radice può scaturire l'amore.
Amate, e fate ciò che volete. 

L'amore nelle avversità sopporta,
nelle prosperità si modera,
nelle sofferenze è forte,
nelle opere buone è ilare,
nelle tentazioni è sicuro,
nell'ospitalità generoso,
tra i veri fratelli lieto,
tra i falsi paziente.
E' l'anima dei libri sacri,
è virtù della profezia,
è salvezza dei misteri,
è forza della scienza,
è frutto della fede,
è ricchezza dei poveri,
è vita di chi muore.
L'amore è tutto. 

(S. Agostino)

MADRID GMG 2011 – 7

Dopo una notte tranquilla ci siamo svegliati pronti e riposati per la giornata più bella e ricca di quest'esperienza. Dopo aver preparato lo zaino solo con l'indispensabile, siamo partiti alla volta della parrocchia, dove, dopo la colazione, abbiamo avuto un ultimo momento di preghiera, prima di partire alla volta dell'aereodromo di Quatros Vientos, dove si sarebbe tenuto il momento conclusivo della GMG con la veglia e la messa con il Papa. Dopo un viaggio tutto sommato tranquillo, fatto in metro, siamo arrivati a una delle stazioni di discesa e qui abbiamo iniziato ad essere colpiti dalla folla sterminata che arrivava, di ogni nazione e lingua. Abbiamo iniziato la camminata, mentre la temperatura aumentava sempre di più e, dopo un percorso non particolarmente lungo anche se un pò stancante a causa del caldo, siamo arrivati all'aereodromo, che si andava riempendo sempre di più. Una volta arrivati siamo andati in cerca del nostro settore (E8) dove siamo riusciti a sistemarci. Una volta preso un pò di spazio, ci siamo recati ai tendoni allestiti ai lati dell'area per prendere i nostri sacchetti del pranzo e con una distribuzione molto efficace in breve tempo siamo ritornati, dove purtroppo abbiamo avuto uin momento di preoccupazione perchè una ragazza del nostro gruppo si è sentita poco bene, ed è dovuta andare all'ospedale, per poi tornare in parrocchia. Noi siamo restati là, passando il tempo che ci separava dall'arrivo del Papa, tra preghiera, musica e canti, oltre a qualche passeggiata per l'area (immensa). Nel frattempo il cielo si rannuvolava sempre di più, ed è stato un cielo già carico di nubi che ha accolto l'arrivo del Papa, in mezzo ai canti e alla gioia di centinaia di migliaia di persone. Iniziava il momento centrale, quello della veglia, con l'accoglienza del Santo Padre iniziata con un dialogo tra alcuni giovani, rappresentanti dei cinque continenti che hanno posto alcune domande riguardanti la loro e la nostra condizione di giovani cattolici in questo mondo. 
Durante questo momento ha iniziato a diluviare e la gente ha cercato di difendersi come megliopoteva con teli ombrelli e quant'altro, anche se in alcuni momenti la forza dell'uragano è stata tale da scoperchiare i teloni e costringere molta gente ad andare via. Tuttavia la pioggia è poi calata consentendo un regolare svolgimento dell'Adorazione Eucaristica ed era sconvolgente vedere centinaia di migliaia di persone in silenzio.
Una volta terminata l'adorazione, il Papa ci ha salutato e ci ha dato appuntamento al giorno dopo per la Messa, lasciandoci mentre in cielo c'erano bellissimi fuochi artificiali.
Allora ho deciso di andare a trovare un attimo i miei amici che erano in un'altra parte dell'aereodromo ed è stato bello vedersi, sia pure per poco, all'interno di questo contesto.  Dopo ho passeggiato un altro pò per l'aereodromo, pregando e poi sono tornato a provare di dormire un pò… (continua) 

Viaggio in Metro

Arrivati!

Sistemato!

Il palco

I fuochi
 

Parola e Silenzio

Facciamo silenzio 
prima di ascoltare la Parola, 
perché i nostri pensieri 
sono già rivolti verso la Parola. 

Facciamo silenzio 
dopo l'ascolto della Parola, 
perché questa ci parla ancora, 
vive e dimora in noi. 

Facciamo silenzio 
la mattina presto, 
perché Dio deve avere la prima Parola, 
e facciamo silenzio 
prima di coricarci, 
perché l'ultima Parola 
appartiene a Dio. 

Facciamo silenzio 
solo per amore della Parola.

 
Dietrich Bonhoeffer

Parola e Silenzio