Dinanzi alla colpa

Mio Dio, com'è duro aver torto! 
E accettarlo così; 
senza cercare scuse, 
senza cercare di fuggire 
questo peso dell'atto compiuto, 
senza cercare di addossarlo ad altri, 
o alla società, o al caso, 
o alla cattiva sorte. 
Senza cercare dieci ragioni valide, 
dieci spiegazioni prolisse 
per provare agli altri, 
e soprattutto a se stessi, 
che sono le cose che hanno torto, 
e che il mondo è fatto male. 
Com'è duro accettare di aver torto! 
Senza adirarmi perché nella mia autodifesa 
m'intrappolo sempre più, 
portando argomenti che non reggono. 
Senza voler ad ogni costo 
essere infallibile, impeccabile; 
e che ancora? 
Signore, liberami 
dalla paura dinanzi alla colpa 
di cui debbo portare le conseguenze.

(Lucien Jerphagnon)

 

Perché avessimo la luce

Signore, perché avessimo la luce 

ti facesti luce, 

perché non rimanessimo soli 

soffristi la solitudine, 

perché avessimo la vita 

provasti la morte. 

Ci basta, Signore, vederci simili a te 

e offrire con il tuo il nostro dolore, 

sicuri di vivere conte per sempre. 

Anche dentro i nostri sepolcri tu hai messo un tesoro. 

Fa' che li scopriamo, Signore e li portiamo alla luce. 

Signore, tu entri in ogni sepolcro 

per seminarvi la vita. 

Grazie, di aver accettato di essere sepolto 

nelle nostre paure, nelle nostre angosce, 

nelle mille tristezze perché scoprissimo 

in ogni sofferenza un modo per maturare nella vita 

e arrivare alla felicità vera.

(Focolarini)

PRIMA ANCORA

Prima ancora che qualsiasi essere umano
ci vedesse, siamo stati visti dagli amorevoli occhi di Dio.
Prima ancora che qualcuno ci sentisse piangere o ridere,
siamo stati ascoltati dal nostro Dio che è tutto orecchie per noi.
Prima ancora che qualcuno in questo mondo ci parlasse, 
la voce dell'amore eterno già ci parlava.
La nostra preziosità, unicità e individualità 
non ci sono state date da coloro che incontriamo 
nell'arco del tempo – della nostra breve esistenza cronologica – 
ma da Colui che ci ha scelto con infinito amore, 
un amore che esiste da tutta l'eternità e che durerà per tutta l'eternità.

(Henry Nouwen) 

 

Il sorriso

Il sorriso è una grande fedeltà interiore a se stessi…
E' un'arte che bisogna praticare con ostinazione e costanza.
Non facendo le smorfie di fronte allo specchio,
perché il risultato di simili tentativi non è il sorriso,
ma la maschera. 

Bisogna impararla vivendo, lasciando che l'allegria interiore
illumini tutto ciò che ci accade quotidianamente
e imponendo ad ognuna delle nostre parole l'obbligo di
non uscire dalla bocca senza prima essersi impregnata di un sorriso.

(Descalzo)

 

Così va la vita

La vita è un palcoscenico e spetta ai nostri cuori 

decidere se fare da attori o spettatori, 

è una rappresentazione che comincia in orario 

nell'attimo esatto in cui si alza il sipario. 

Ognuno può decidere in maniera serena

se starsene in platea oppure sulla scena 

e la seconda scelta, presuppone almeno un poco 

di esporsi ai giudizi e di mettersi in gioco. 

La vita è uno spettacolo ed è mia convinzione 

che tutti abbiano un ruolo importante sul copione, 

Zorba alla gabbianella, ci tenne a ricordarlo 

che impara a volare "soltanto chi osa farlo"



La vita è uno spettacolo a volte un poco strano 

e il senso della storia si capisce piano piano, 

oppure qualche volta ci capita d'un tratto 

di renderci conto di non capirlo affatto. 

La vita è una commedia che strappa via un sorriso 

ma pure qualche lacrima che scivola sul viso 

e il grande Charlie Chaplin con un pensiero lieve 

capì che tra le cose il passo è molto breve. 

La vita forse è folle se vista da vicino 

ma ognuno credo meriti il gusto di un inchino, 

io sto con chi si espone, facendo anche gli errori 

però non ha paura di star sotto ai riflettori, 

con chi magari sbaglia, però non vede l'ora 

di ritornare in scena per riprovarci …per riprovarci ancora. 



La vita è un atto unico, una linea di confine 

tra il sipario d'inizio e quello della fine, 

in cui possono scegliere soltanto i nostri cuori 

se stare fermi in sala o viver tra gli attori



E sì, la vita è un atto unico, una linea di confine 

tra il sipario d'inizio e quello della fine, 

e spetta solo a noi riuscirla a interpretare 

nel modo più bello per l'applauso …per l'applauso finale.

Con la tua anima

Con la tua anima la mia s'è mescolata, 
come l'acqua col vino. 
E chi può separare il vino dall'acqua? 
chi te e me dalla nostra unione? 
Tu sei divenuto il mio io più grande: 
giammai il piccolo io voglio tornare. 
Tu hai accettato la mia essenza: 
non dovrei io accettare la Tua? 
Mi hai approvato per l'eternità, 
sì che io non possa per l'eternità negarti. 
Mi ha penetrato il Tuo aroma d'amore, 
e più non lascia il mio midollo. 
Come flauto io giaccio tra le tue labbra, 
e come liuto sul tuo grembo. 
Soffia! Ed io emetterò sospiri, 
che io sembro al mondo esultare. 
Tocca! Ed io vibrerò di pianti. 
Sì dolci i miei pianti e sospiri, 
che io sembro al mondo esultare. 
E tu giaci nel fondo dell'anima mia 
con il riverbero del tuo cielo.

Jalal ad-Din Rumi

 

Coraggio o paura? Hai in mano i tuoi talenti!

Tutti conoscono la parola talento. Soprattutto nel campo dello spettacolo. Anni e anni fa addirittura uno spettacolo itinerante si chiamava "il talentiere". Oggi tra XFactor, Amici e similari, i programmi televisivi alla ricerca di talenti si sprecano. Purtroppo si sprecano anche i programmi televisivi alla ricerca di sola notorietà. Addirittura la notorietà (vedi Grande Fratello) viene ritenuta finanche più importante del talento. Per non dire poi di quelle persone che, pur non sapendo far nulla di nulla, hanno saputo "vendersi" per diventare "famose" partendo da qualche isola per approdare dappertutto. A volte mi chiedo: ma qual è il talento di quella lì? Non vi do la risposta perché avete capito che laddove non c'è talento c'è ben altro. E chiudo qui questa introduzione perché altrimento sfociamo nel gossip, che lascio ai giornali. 


Per noi il talento è una moneta. Eh sì, una moneta "evangelica", del tempo di Gesù. Gesù ci parla di un padrone che chiama i suoi servi. 
Chiama: ehi, tu…..servo mio, vieni qua. Devo fare un lungo viaggio, ti affido i miei soldi…i miei talenti….. Talenti = soldi. Se li metti in un cassetto lì rimangono. Se li "investi" sicuramente fruttano. 

Talento quindi sta per qualcosa che non ti appartiene. Sono soldi del padrone. Ti vengono affidati. Devi utilizzarli per farli fruttare. Ma, se hai paura del padrone e vai a nasconderlo, vuol dire che non meriti nulla, hai messo sottoterra il tuo talento e non l'hai fatto fruttificare.

Talento è quindi il "dono di Dio" che ha fatto a me, a te, a tutti. Tutti ricevono dei talenti. Chi di più, chi di meno. Ma, nella parabola di Gesù non è importante la quantità quanto l'uso che se ne fa. Eh sì, perché il padrone prima o poi torna, e torna a chiedere che fine hanno fatto i "suoi talenti". Perché sono i suoi, sono suoi regali, sono suoi doni… noi possiamo solo gestirli. 

Carissimi giovani e giovanissimi, se solo prendessimo un po' più coscienza di quel che siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Noi siamo figli, veniamo da altri e non siamo qui su questa terra per noi stessi. Siamo chiamati davvero ad apportare benefici a questo mondo e non solo a pensare alle nostre cosucce. Sì, perché è necessario davvero prendere ciò che ci viene dato (i talenti che il Padrone mette nelle nostre mani) e metterlo a disposizione degli altri che ce li daranno moltiplicati. 

Il talento non è in questo caso quindi qualcosa di materiale, ma è anche qualcosa di immateriale, più importante di quella moneta che il Padrone diede ai tre servi. Se questa moneta è, per esempio, la fede….che ne faccio della mia fede? La metto a frutto? La "investo"? 
Se questa moneta è la vita cristiana, che ne faccio di questa? 
Se questa moneta è l'aver compreso dove sta il vero Bene, mi faccio portatore di questo talento altrove? 

Cosa ci vuole, ragazzi, per investire il talento che abbiamo nelle nostre mani? Ci vuole ilcoraggio
Coraggio è non aver paura del cambiamento; coraggio è non aver paura di ciò che penserà la massa riguardo al nostro essere di Cristo (di quel padrone); coraggio è rifiutare la morale dell'immoralità diffusa, del libertinaggio, della sessualità vuota e improduttiva e fine a sè stessa; coraggio dello scegliere che fare di questo talento. 
Se lo tengo sotto il mattone… là rimane. Non fugge il talento, Non scappa. Ma resta lì e non SERVE a nessuno. 

Chissà quanti talenti hai tu che leggi. Dove li hai nascosti???? 
Mettili a frutto. NON AVERE PAURA!!! 
Ciao. 

D. Naza

 

 

Come Dio creò l'amico

Dio, nella sua estrema saggezza, osservando l'uomo,
notò che oltre alla moglie, ai genitori e ai figli
necessitava di qualcun altro per completare la sua felicità ed allora
Egli decise di creare un tipo molto speciale.
E per raggiungere lo scopo si propose di unire alcune
buone qualità per formare questa persona molto speciale. 
Egli unì la pazienza, la comprensione, l'affetto
e l'amore che sono tipici della madre. 
Adattò un po' di determinazione, di forza e di decisione estratti del padre. 
E vedendo che ancora mancava qualcosa mescolò,
con tutto quello, la purezza, la spontaneità,
l'allegria, l'irriverenza e la sincerità dei bambini. 
Per dare il tocco finale, Egli aggiunse la
pazienza e la moderazione dei nonni. 
Da tutto questo emerse un qualcuno molto speciale,
importante e fondamentale nella vita di tutti noi. 
Da tutto quel miscuglio di buone qualità,
da tutto ciò che è buono, creò l'Amico.

(anonimo)

 

Slow Dance

Have you ever watched kids on a merry-go-round,
or listened to rain slapping the ground?

Ever followed a butterfly's erratic flight,
or gazed at the sun fading into the night?

You better slow down, don't dance so fast,
time is short, the music won't last.

Do you run through each day on the fly,
when you ask "How are you?", do you hear the reply?

When the day is done, do you lie in your bed,
with the next hundred chores running through your head?

You better slow down, don't dance so fast,
time is short, the music won't last.

Ever told your child, we'll do it tomorrow,
and in your haste, not see his sorrow?

Ever lost touch, let a friendship die,
'cause you never had time to call and say hi?

You better slow down, don't dance so fast,
time is short, the music won't last.

When you run so fast to get somewhere,
you miss half the fun of getting there.

When you worry and hurry through your day,
it's like an unopened gift thrown away.

Life isn't a race, so take it slower,
hear the music before your song is over.

(David Weatherford)

DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo? 
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra? 
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla? 
O osservato il sole allo svanire della notte? 
Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce. 
Il tempo è breve. La musica non durerà. 
Percorri ogni giorno in volo? 
Quando dici "Come stai?", ascolti la risposta? 
Quando la giornata è finita, ti stendi sul tuo letto, 
con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa? 
Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce 
Il tempo è breve. La musica non durerà. 
Hai mai detto a tuo figlio, "lo faremo domani", 
senza notare nella fretta, il suo dispiacere? 
Hai mai perso il contatto con una buona amicizia, 
che poi è finita perché tu non avevi mai avuto tempo 
di chiamare e dire "Ciao"? 
Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce. 
Il tempo è breve. La musica non durerà. 
Quando corri così veloce, 
per giungere da qualche parte, 
ti perdi la metà del piacere di andarci. 
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, 
è come un regalo mai aperto… gettato via. 
La vita non è una corsa. Prendila piano, 
ascolta la musica, prima che la canzone sia finita.

(David Weatherford)