Alla ricerca del mestolo perduto

Oggi ho provato un nuovo supermercato. Vedevo le indicazioni scritte su di un cartellone monumentale ogni volta che prendevo l’autostrada. Ed oggi era il giorno giusto. Un bel centro commerciale, non c’è che dire, anche se l’entrata pare più simile ad una stazione ferroviaria tanto che vien voglia di fare il biglietto. Prendo il carrello, mi avventuro fiducioso percependo subito tutta la copiosità straripante delle libagioni e dell’oggettistica varia attorno a me. Giro di qua, giro di là. Poi, non so perché, comincio a sentirmi a disagio. ‘E’ perché l’ambiente è nuovo’ penso io. Ma poi mi accorgo, invece, che è per il fatto che le merci sono state disposte non per categorie (cioè tutta la cancelleria da una parte, il vestiario dall’altra, gli alimentari più in fondo, i libri nel centro) ma secondo associazioni di acquisto. La mia razionalità è sconvolta. I giocattoli per bambini sono vicini alla cioccolata, la birra si trova di fronte ai giornali, gli spaghetti accanto agli scolapasta. Insomma tutto è disposto secondo un ordine subliminale studiato a fondo chissà da quali e quanti esperti di marketing che avranno faticato non poco per mettere tutto al posto ‘giusto’. Il problema è che se hai poco tempo e non hai intenzione di girar tutto lo store e ti serve, che so? la mozzarella, non devi commettere l’errore di andare diritto al settore alimentare, ma devi pensare a quale associazione l’addetto al marketing ha creduto che tu possa avere quando pensi alla mozzarella di bufala. La mangi a morsi quando fai il giardinaggio? Pensi alla sua freschezza quando guardi estasiato un cesto di pomodori a grappolo? Hai bisogno di rigirartela tra le dita quando telefoni alla tua bella? Ma poi devo pensare alle associazioni mentali maschili o a quelle femminili oppure ad un essere asessuato che prende paga e se ne va? Mah… E’ che non ho mai visto tanta gente chiedere informazioni come in quel posto, dove i classificatori li trovi dappertutto: vicino agli champagne di marca che, a loro volta, sono appena sopra l’ultimo libro di Grisham, o accanto alle calze di lana seminascoste dai barattoli di fagioli cotti al fiasco. Vuoi vedere che ho sempre desiderato archiviare tutti i legumi in ordine alfabetico e non lo sapevo?

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