Un grosso ciao a tutti gli amici di Luca!

Sono don Marco, giovane sacerdote della diocesi di Milano.

Le vie che mi hanno portato a conoscere Luca sono le vie della rete, una cosa splendida, una scoperta per me…

Ringrazio Luca che mi ha invitato a collaborare.

Condivido con voi l’omelia di ieri, se può fare del bene…

A presto!

Don.

“Fa’ che in noi crescano la luce della tua verità e la forza della tua grazia”: abbiamo pregato così nella prima orazione di questa celebrazione.

Abbiamo chiesto di essere nella luce della verità: ma cosa vuol dire essere nella luce della verità? Il vangelo che abbiamo ascoltato ci presenta una situazione opposta: l’uomo che sta davanti a Gesù, posseduto da uno spirito immondo, segno del male, non è nella verità, vive in una situazione “di comodo” da cui non vuole uscire: “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci!” Sei venuto a mettere in discussione i nostri equilibri, le nostre certezze, i nostri schemi… fragili equilibri, certezze vane, schemi egoisti!

Davanti a Gesù veniamo alla luce per quello che siamo, viene alla luce la nostra verità e la sua parola ci ridona la vita: “Taci! Esci da quell’uomo. E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.” È la forza della grazia di Dio, che abbiamo invocato sempre nella prima orazione, grazia di Dio che si esprime nella parola di Gesù che conduce alla verità…
Ma quando siamo nella luce della verità? L’indemoniato viene riportato alla verità attraverso l’ascolto della parola: siamo nella verità quando ascoltiamo la Parola!

Ascoltare: è un verbo che ricorre più volte nelle letture di questa domenica:

ü      Nella prima lettura Dio parla così al popolo attraverso Mosè: “Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto.”
ü      E poi ancora: “Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.”
ü      Nel salmo responsoriale abbiamo ripetuto più volte: “Fa’ che ascoltiamo, Signore, la tua voce.”
ü      E ancora il salmista ci ha invitato così: “Ascoltate oggi la sua voce”
ü      Nel vangelo la folla si mette in ascolto delle parole di Gesù e ne riconosce l’autorità.  
ü      L’indemoniato ascolta Gesù e reagisce urlando.
ü      Infine anche lo spirito immondo ascolta Gesù e se ne va dalla vita di quell’uomo.

Ascoltare, ascoltare perché la Parola di Dio è una parola che compie, realizza, attua ciò che dice. La parola di Dio è una parola che accade… “Taci! Esci da quell’uomo”: e lo spirito immondo se ne va… è bastata una sola parola, una sola, semplice, ed è accaduta! Accade la parola, accade la liberazione perché io mi pongo in ascolto della parola!
Ascoltare come atteggiamento concreto del mio vivere, del mio esistere: a partire dalla famiglia, tra coniugi, tra genitori e figli, sui luoghi di lavoro con i colleghi, nella società tra chi guida le sorti dei popoli e chi è nel bisogno: ascoltare per comprendersi, per mettersi in gioco e per camminare insieme nella vita!

L’ascolto ci fa essere nella luce della verità!
Ascoltare e vivere la Parola è essere nella luce della verità: ma cosa è questa verità? È la domanda che ci siamo posti all’inizio…
E sembra quasi che tutti, nella nostra società siano lì, pronti a dare una risposta a questa domanda; viviamo in una società e in un mondo che pretendono di colmare le nostre esistenze e i nostri giorni di tutto: la verità è il tuo successo, la verità sono i soldi che hai nel portafoglio, la verità è la tua carriera ad ogni costo… quante persone vivono inseguendo queste lucciole come se fossero la verità!

Il cristiano invece sa che la verità è altro, è una persona: Gesù ha detto, “Io sono la verità!” Lui è la verità del nostro esistere, è il compimento, la realizzazione piena della nostra vita.
Lui è ciò che solo può dare un significato allo scorrere dei giorni: noi riempiamo le nostre giornate di tante cose, di tanti incontri, di tante parole… ma se in tutto questo Lui non c’è le nostre giornate sono piene di vuoto, di nulla, e noi ci affatichiamo e continuiamo a riempirle di vuoto e di nulla!
Abbiamo bisogno di riscoprire dove sta la verità della nostra vita!
Ci conceda allora il Signore “la luce della sua verità e la forza della sua grazia” perché possiamo sempre riscoprire la grandezza del dono di Dio che la vita ci chiama a vivere!