BUON NATALE!!!

L’ISOLA CHE…C’E’( Un  “ altro “ Natale )

Sogno un mondo percorso da strade che portano alla Pace,

sentieri, vie e autostrade con veicoli carichi solo d’amore;

ma il mondo corre veloce tra morte e desolanti inferni.

Voglio allora farmi io strada che si arrampichi ai vertici dell’impossibile.

 

Siamo abili costruttori di muri che
dividono e confondono il cuore e la  mente:

muri di pietra, muri di cemento armato,
muri di lacrime e sospiri infranti:

ma i più duri a cadere sono i muri che
portiamo dentro, i muri della nostra testa.

Voglio ridurre in polvere tutto ciò che ci divide
e correre libero gabbiano senza confini.

 

L’arcobaleno apparso nel cielo
dopo il diluvio universale è il simbolo

di tutti i ponti che Dio ha creato
per unire i popoli dispersi  dal peccato.

Ponti di perdono,di amore,ponti
che accorciano le distanze e fanno comunione.

Vorrei  tanto esser anch’io ponte
dove tanti passano per arrivare alla felicità.

 

I cancelli della santa casa di Loreto sono
la fusione delle catene di schiavi di galee;

ma quante catene ancor oggi tengono
inchiodati cuori e speranze infrante:

catene della droga, di idoli perversi,
catene di egoismo e del proprio tornaconto.

Voglio essere anch’io un anello di una
interminabile catena di stelle e di speranza.

 

I giornali sono come treni carichi
di esplosivo che stanno per scoppiare:

notizie cariche di imbrogli,sotterfugi,
omicidi e morte, di chi guazza nel proibito.

Ci si consola dicendo:”Così fan tutti!”
intanto la valanga precipita nel fango

Come vorrei essere un giornale nuovo,
positivo, ambasciatore della Buona Notizia.

 

Hanno scritto:”Ogni uomo è un’isola,
e qualcuno ha cantato: l’isola che non c’è…

Siamo isole quando tagliamo i ponti,
mettiamo paletti,ci barrichiamo dietro le paure,

ma se la nostra vita ha trovato la Pace,
saremo fari per i naufraghi e isole felici.

Voglio essere quell’isola solitaria e
silenziosa al largo, che abbraccia tutti in periferia.

 

Voglio forse troppe cose, desidero un
mondo che ha senso, diverso e positivo,

ma i miei sogni si infrangono come
i marosi negli scogli della dura realtà.

Caro Gesù Bambino, la tua nascita è stata
una esplosione di luce che rinfranca:

hai rischiarato il mondo avvolto da
discordie assurde e lotte laceranti. Nasci ancora!

 

Caro Gesù Bambino, rendi il mio sogno
una realtà festosa e trasparente,

perché non vedo bene,si è spento
il sole ed è notte profonda nell’animo;

nasci ancora nel cuore di ogni uomo
di buona volontà che ti aspetta e ama

e le strade saranno libere,cadranno i muri,
faremo ponti e svaniranno le catene.

Adorandoti prostrati, scorgeremmo in te
Bimbo Divino quell’isola di pace che  finalmente c’è!

           

       Loreto –  Santo Natale 2009     P. Gianni Fanzolato

 

BUON NATALE!!!!

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