Credo che un giorno

Credo, sì io credo che un giorno, 
il tuo giorno, o mio Dio, 
avanzerò verso di te 
coi miei passi titubanti, 
con tutte le mie lacrime 
nel palmo della mano, 
e questo cuore meraviglioso 
che tu ci hai donato, 
questo cuore 
troppo grande per noi 
perché è fatto per te… 
Un giorno io verrò, 
e tu leggerai sul mio viso 
tutto lo sconforto, tutte le lotte, 
tutti gli scacchi 
dei cammini della libertà. 
E vedrai tutto il mio peccato. 
Ma io so, mio Dio, 
che non è grave il peccato, 
quando si è alla tua presenza. 
Poiché è davanti agli uomini 
che si è umiliati, ma davanti a te, 
è meraviglioso essere così poveri, 
perché si è tanti amati! 
Un giorno, il tuo giorno, mio Dio, 
io verrò verso di te. 
E nella autentica esplosione 
della mia resurrezione, 
saprò allora 
che la tenerezza sei tu, 
che la mia libertà sei ancora tu. 
Verrò verso di te, mio Dio, 
e tu mi donerai il tuo volto. 
Verrò verso di te 
con il mio sogno più folle: 
portarti il mondo fra le braccia. 
Verrò verso di te, 
e griderò a piena voce 
tutta la verità della vita sulla terra. 
Ti griderò il mio grido 
che viene dal profondo dei secoli: 
“Padre! Ho tentato di essere 
un uomo, e sono tuo figlio”.

(J. Leclerq)