Vieni Signore Gesù
Sulla strada che percorro quasi ogni settimana
Ecco d’improvviso mi ritrovo davanti ad un incidente:
une macchina di traverso sulla strada,
solo lamiere accartocciate ,
che mi fanno pensare ad uno schianto violento.
Mi fermo e chiedo cos’è successo,
mi si risponde: “era ubriaco”, “niente di grave”
“L’hanno portato al pronto soccorso per accertamenti”.
Il carro attrezzi è già sul posto,
sta già facendo le sue manovre,
per rimuovere il “corpo del delitto”
e portarlo, forse, altrove per poterne esaminare tutta la dinamica.
Sempre così, un lungo cammino di accertamenti!
Do uno sguardo alla carcassa
E passo oltre.
Sono di fretta,
il mattino è freddo
e un forte vento spazza via il bel tutto,
e poi non mi piace
far tardare l’orario della Messa,
non sono abituato ai ritardi,
e i ritardi mi mettono sempre una certa ansia
e soprattutto una grande rabbia.
Si ritarda perché?
Perché si pensa più a sé stessi che agli altri;
Perché si pensa di essere al di sopra, più importanti,
Perché, tanto gli altri “aspettano”.
Perché si è abituati a ritardare,
a non prendere sul serio il presente,
e con arroganza e ipocrisia,
si ha il coraggio di dire e di ripetere a tutti:
“scusatemi”, “non è colpa mia”, “tanto…”
Ritardare per molti è diventata una prassi!
Eppure guai a ritardare
Puoi perdere il treno o l’aereo,
e tutti i tuoi appuntamenti,
e le tue tante scuse non valgano più.
Maranatha, Vieni, Signore Gesù!
Non conosco né ora, né giorno;
non conosco la stagione, né il pieno del giorno o della notte
Ma una cosa sola conosco: egli verrà
E domanderà conto della mia vita,
Ed allora;
Siate pronti!
Raddrizzate le vie!
E’ questo il tempo favorevole!
@ kakaluigi – 10 dicembre