RAVENNA: TERZO GIORNO MATTINA

Dopo un risveglio tranquillo e una sostanziosa colazione, ci siamo mossi per iniziare le visite della mattinate recandoci nella Chiesa di S. Apollinare Nuovo, nonostante un tempo non particolarmente piacevole in questa prima parte della giornata. La chiesa di S. Apollinare Nuovo è stata fondata da Teoderico come cappella palatina e successivamente riconsacrata come cattolica dopo la conquista giustinianea e dedicata a S. Martino di Tours nemico delle eresie. Successivamente, tra il IX e il X secolo, essa prese il nome attuale di S. Apollinare Nuovo, probabilmente per l'arrivo temporaneo delle reliquie provenienti da Classe, con l'appellativo di Nuovo per distinguerla da un'altra chiesa posta vicina a quella della Santa Croce. La chiesa si presenta come a 3 navate con file di 12 colonne e della costruzione originale resta la parte inferiore della facciata e la parte centrale con i mosaici, mentre l'abside venne ad essere distrutto da un crollo nel VII-VIII secolo e ricostruito con una cripta sotterranea, attualmente inaccessibile. Sappiamo che nei pressi c'erano un battistero e un episcopio, e inoltre alla facciata era annesso un quadriportico ed un campanile di forma circolare. I mosaici della navata centrale sono straordinari, in parte teodericiani, in parte risalenti alla fase giustinianea e sono divisi in 3 registri: sotto il finestrato, ai lati e sopra. Sotto il finestrato abbiamo due registri continui, che cominciano con due rappresentazioni di città: da un lato abbiamo il Palatium e Ravenna (con una serie di personaggi teodericiani obliterati con dei tendaggi), e dall'altro Classe con le navi. Seguono poi due teorie di Santi e Sante (tra cui spicca S. Agnese unica caratterizzata dall'agnello) e si concludono da una parte con il Cristo e dall'altra con i Re Magi davanti a Maria e il Bambinello. Nella parte intermedia abbiamo una serie di 32 personaggi stanti, simboleggianti i Profeti, ma anche gli Evangelisti, con l'intento di esaltare il valore del libro. Nei riquadri superiori abbiamo una serie di scene riguardanti il Nuovo Testamento, che riproducono il ciclo delle letture liturgiche, assumendo una funzione di Biblia Pauperum. 
Dalla chiesa ci siamo spostati presso il cosiddetto Palazzo di Teoderico, che presenta una monumentale facciata che da su Via di Roma, all'interno della quale si nota la presenza di numerosi elementi di reimpiego. In realtà se si è certi che il Palatium si trovi in quest'area non c'è altrettanta certezza se i resti visibili siano pertinenti ad esso. Gli scavi compiuti tra fine Ottocento ed inizio Novecento non danno certezze assolute avendo portato alla luce una stratificazione complessa con varie abitazioni che vengono abbellite prevalentemente con mosaici pavimentali, di cui è visibile una ricca scelta all'interno della struttura. La facciata è anche ritenuta essere pertinente a una chiesa chiamata S. Salvatore in Calchi, distrutta all'inizio del Cinquecento. Dopo questa visita ci siamo diretti verso la chiesa di S. Francesco, che purtroppo era chiusa, e abbiamo visitato soltanto nel portico lo splendido sarcofago Pignatta, sarcofago paleocristiano riusato nel Rinascimento, con la presenza nella faccia principale della raffigurazione del Salvatore con due apostoli. Inoltre mi sono recato a visitare la tomba di Dante, posta nelle vicinanze. Subito dopo ci siamo recati a pranzo alla Ca' de Vin enoteca-ristorante molte piacevole da vedere. 

Chiesa di S. Apollinare Nuovo

Interno di S. Apollinare Nuovo

Mosaici della navata centrale

Particolare 

Mosaico con le donne al sepolcro

Facciata del "Palazzo di Teoderico"

Interno del "palazzo"

Sarcofago Pignatta

 

Interno della tomba di Dante