Alfabeto dell’amore

Accetta il Signore nella luce e nel buio. 
Bussa alla porta di chi sta soffrendo. 
Cerca in tutto e in tutti il lato positivo. 
Dimentica presto il torto ricevuto. 
Evita il diverbio con chi ti contrasta. 
Fa compagnia a chi vive sempre solo. 
Gioisci quando uno riprende la strada del bene. 
Hai un cuore e due mani per aiutare chi ha bisogno. 
Imita chi sa fare le cose meglio di te. 
Lenisci col tuo sorriso la tristezza degli altri. 
Mantieni la calma nei momenti di difficoltà. 
Non far pesare sugli altri la tua sofferenza. 
Offri il perdono a chi vedi pentito. 
Prega con fede nel silenzio del cuore. 
Quieta con la tua calma l’esacerbato e l’insofferente. 
Rispetta chi pensa e vive in modo diverso dal tuo. 
Sopporta con pazienza la persona molesta. 
Taci gli sbagli e le debolezze degli altri. 
Usa sempre intelligenza con chiunque ti avvicina. 
Vivi in te il dolore di chi piange.

(Anonimo)

Quando manca l’amore

L’onestà di coscienza senza amore diventa intransigenza. 
La forza di volontà senza amore diventa prepotenza. 
La franchezza senza amore diventa insolenza. 
L’amabilità senza amore diventa diplomazia. 
La precisione senza amore diventa pedanteria. 
La competenza senza amore diventa saccenza. 
L’autorità senza amore diventa arbitrio. 
Il potere senza amore diventa dittatura. 
La dignità senza amore diventa disprezzo. 
La ricchezza senza amore diventa cupidigia. 
La religiosità senza amore diventa fanatismo. 
La prudenza senza amore diventa scaltrezza. 
La semplicità senza amore diventa imprudenza. 
La vita senza amore diventa notte assurda.

(Anonimo)

L’amore è voler amare

L’amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare; quando si vuol amare, si ama; quando si vuol amare sopra ogni cosa, si ama sopra ogni cosa. Se accade che si soccomba a una tentazione, è perché l’amore è troppo debole, non perché esso non c’è: bisogna piangere, come san Pietro, pentirsi, come san Pietro, umiliarsi, come lui, ma sempre come lui dire tre volte: «Io ti amo, io ti amo, tu sai che malgrado le mie debolezze e i miei peccati io ti amo».

(Charles de Foucauld)

Non mi piacciono

Non mi piacciono i beati
quelli che credono di essere della grazia
perché non hanno forza per essere della natura.

Quelli che credono di essere nell’eterno
perché non hanno il coraggio di essere nel tempo.

Quelli che credono di essere con Dio
perché non stanno con le persone.

Quelli che credono di amare Dio
perché non amano nessuno.

(C. Peguy)

I due amici

Camminavo con due amici per le strade di New York. Tutt’a un tratto, nel bel mezzo di una normale chiacchierata, i due cominciarono a discutere e per poco non si misero a litigare.

Più tardi – con gli animi ormai rasserenati – ci sedemmo in un bar. Uno di loro allora chiese scusa all’altro:

“Mi sono accorto che è molto più facile ferire chi ti sta vicino”, disse. “Se tu fossi stato un estraneo, io mi sarei controllato molto di più. Invece, proprio per il fatto che siamo amici, e che mi capisci meglio di chiunque altro, ho finito per essere molto più aggressivo. Questa è la natura umana”.

Forse è proprio così, ma noi combatteremo contro ciò. Non dobbiamo infatti permettere che l’amore diventi una scusa per fare tutto ciò di cui abbiamo voglia. È proprio con le persone vicine che dobbiamo essere più premurosi.

(P. Coelho)

Il coraggio e la certezza dell’amore

Dammi il supremo coraggio dell’amore. 
Questa è la mia preghiera: 
coraggio di parlare, 
di agire, di soffrire, 
di lasciare tutte le cose, 
o di essere lasciato solo. 
Temprami con incarichi rischiosi, 
onorami con il dolore, 
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò. 

Dammi la suprema certezza dell’amore. 
Questa è la mia preghiera: 
la certezza che appartiene alla vita nella morte, 
alla vittoria nella sconfitta, 
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza, 
a quella dignità nel dolore, 
che accetta l’offesa, 
ma disdegna di ripagarla con l’offesa. 
Dammi la forza di amare 
sempre e ad ogni costo.

(R. Tagore)

La grazia di rispettare i fratelli

Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l’uno con l’altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettare sempre.
Così sia.

(I. Larranaga)

Dare

Ogni uomo che ti cerca, viene per chiederti qualche cosa; 
il ricco annoiato, la dolcezza della tua conversazione; 
il povero, il tuo danaro; il triste, un po’ di consolazione; 
il debole, uno stimolo; colui che lotta, uno stimolo morale; 
l’ammalato, un vero sollievo. 
Ogni uomo viene per chiederti qualcosa. 
E tu, ti permetti di perdere la pazienza! 
Tu osi pensare: “Che fastidio!”. Che infelice! 
La legge nascosta che distribuisce misteriosamente 
le cose eccelse si è degnata di donarti 
il privilegio dei privilegi, il bene dei beni, 
la prerogativa delle prerogative: dare! 
Tu puoi dare! Per quante ore ha il giorno tu dai; 
benché sia un sorriso, benché sia una stretta di mano, 
benché sia una parola di sollievo. 
Per quante ore ha il giorno, tu rassomigli a Lui, 
che altro non è se non donazione perfetta, 
diffusione perfetta e regalo perpetuo. 
Dovresti inginocchiarti davanti al Padre e dirgli: 
“Grazie perché posso dare, Padre mio! 
Mai passerà sul mio volto l’ombra dell’impazienza!”. 
“In verità vi dico che vale più dare che ricevere!”.

(Anonimo)

Quando dai, aggiungi sempre

Quando dai, aggiungi sempre 
un po’ di te a ciò che dai: 
un pizzico della tua mente, 
un battito del tuo cuore, 
una vibrazione della tua anima. 
E avrai dato di più. 
Quando dai, 
fallo sempre col sorriso sulle labbra, 
aggiungici poi una manciata di gioia e d’allegria, 
e porgi il tutto con la mano dell’amore. 
E avrai dato di più. 
Quando dai non pensare di ricevere 
e riceverai tanto, e subito; 
la gioia di aver dato 
e la vittoria sul tuo egoismo. 
Se quando dai, 
dai anche te stesso darai di più, 
e riceverai di più.

(anonimo)

Preghiera di ogni giorno

Donaci, Signore, 
grandi ali per volare e piedi forti per camminare. 
Donaci un cuore grande che assomigli al tuo 
e sia capace di contenere l’universo. 
Donaci anche mani belle, tenere, delicate, 
pronte a toccare e a curare le ferite del mondo 
e ad accarezzare i volti e i cuori. 
La nostra vita non sia mai fine se stessa, 
ma abbia in sé il segno dell’eterno, 
di ciò che non finisce perché è prezioso ai tuoi occhi. 
E mentre ci chiami a camminare e a volare, 
insegnaci ad amare davvero, 
ad impegnarci a fondo per rendere più bella la terra 
e più felice chi ci sta accanto. 
Donaci il gusto di vivere per dar più colore al mondo, 
alle sue speranze e ai suoi sogni, 
se sono anche i tuoi, Signore. 
E grazie perché, avendoci fatti simili a te, 
ci dai la certezza che anche noi, con te, 
possiamo fare grandi cose!

(M.C. Carulli)