Non amo attendere

Non amo attendere nelle file. Non amo attendere il mio turno. Non amo attendere il treno. Non amo attendere prima di giudicare. Non amo attendere il momento opportuno. Non amo attendere un giorno ancora. Non amo attendere perché non ho tempo e non vivo che nell’istante. D’altronde tu lo sai bene, tutto è fatto per evitarmi l’attesa: gli abbonamenti ai mezzi di trasporto e i self-service, le vendite a credito e i distributori automatici, le foto a sviluppo istantaneo, i telex e i terminali dei computer, la televisione e i radiogiornali. Non ho bisogno di attendere le notizie: sono loro a precedermi. Ma tu Dio tu hai scelto di farti attendere il tempo di tutto un Avvento. Perché tu hai fatto dell’attesa lo spazio della conversione, il faccia a faccia con ciò che è nascosto, l’usura che non si usura. L’attesa, soltanto l’attesa, l’attesa dell’attesa, l’intimità con l’attesa che è in noi, perché solo l’attesa desta l’attenzione e solo l’attenzione è capace di amare.

Jean Debruynne

Il Tuo Volto

Lo sguardo tuo sereno e mite
incantò l’anima mia.
Che cosa potrò darti in cambio, Signore,
quale lode potrò offrire?

Tu dai la grazia
perché l’anima bruci incessantemente d’amore
e non conosca più riposo,
né giorno né notte.
In te solo trovo riposo,
il tuo ricordo riscalda l’anima mia.
Ti cerco. Ti perdo.
Mostrami il tuo Volto,
desiderato giorno e notte, Signore,
fa’ che io ami te solo!

(Silvano del Monte Athos)

Preghiera per quando non preghiamo

Signore, 
Tu ci insegni a pregare con perseveranza, 
a scegliere la parte migliore, 
ci insegni a ricordarci di pregare più volte di quanto non respiriamo. 
Purtroppo spesso, troppo spesso, la preghiera è invece ai margini della nostra vita. 
Le riserviamo un posto di convenienza, di circostanza. 
Nelle nostre giornate il tempo che vi dedichiamo è irrisorio. Perdonaci ancora. 
Tu, o Gesù, eri in continuo dialogo con il Padre. 
Signore, aiutaci a pregare. 
Signore, fa’ che la nostra vita diventi preghiera. 
Fa’ che la nostra preghiera non sia solo preghiera parolaia, ma fatta di fatti. 
Fa’ al tempo stesso che la nostra vita non sia vuoto attivismo, ma anche orazione. 
Signore, perdonaci quando ci dimentichiamo dell’essenziale. 
Insegnaci ad amare la preghiera, ad amare te che nei la fonte e l’essenza. 
Amen.

(Matteo Salvatti)

Persevera

Senza preavviso, un giorno scopriamo che il mondo spirituale non desta lo stesso entusiasmo di prima. Continuiamo a pregare e a prender parte ai culti, ma non riusciamo a ingannarci; il cuore non risponde, e le parole sembrano non avere più senso.

Se è questo ciò che ti sta accadendo, c’è solo un cammino possibile: persevera. Recita le tue preghiere per obbligo, o per paura, o per qualsiasi altro motivo, ma continua a farlo. L’angelo che ha il compito di raccogliere le tue parole – ed è responsabile anche della gioia della fede – sta facendo una passeggiata. Ma tornerà subito e ti potrà trovare solo se udrà una preghiera o una richiesta dalle tue labbra.

Insisti, anche se tutto sembra inutile. Fra poco l’angelo tornerà, e il semplice rumore delle sue ali farà in modo che tutto torni a essere com’era.

(Anonimo)

Preghiera per l’imprevisto

O Dio dell’imprevisto, 
fa’ ch’io non tema mai 
l’imprevisto 
l’inconsueto 
l’impensato 
poiché proprio Tu fosti tutto ciò 
e feristi il cuore degli uomini 
con la tua assoluta Novità. 

Scioglimi il cuore 
perché anch’io sappia 
sorprendermi e sorprendere 
per diversità di pensiero 
novità di vita 
fantasia d’amore 
prontezza di fronte al male. 

Fa’ che un pochino almeno ti somigli, 
o Dio dell’imprevisto, 
che nel tuo Figlio 
desti il giro ad un mondo rappreso 
e senza senso. 

Fa’ ch’io diventi immagine e strumento 
della tua Buona Novità.

(L. Bloy)

La necessità del silenzio

Non c’è solitudine senza silenzio.

Il silenzio è talvolta tacere, ma è sempre ascoltare. Un’assenza di rumore che fosse vuota della nostra attenzione alla parola di Dio non sarebbe silenzio. Una giornata piena di rumori, piena di voci, può essere una giornata di silenzio se il rumore diventa per noi l’eco della presenza di Dio, se le parole sono per noi messaggi e sollecitazioni di Dio.

Quando parliamo di noi stessi, quando parliamo tra noi, usciamo dal silenzio.

Quando ripetiamo con le nostre labbra gli intimi suggerimenti della Parola di Dio nel profondo di noi stessi, lasciamo il silenzio intatto.

Il silenzio non ama la confusione delle parole.

Sappiamo parlare o tacere, ma non sappiamo accontentarci delle parole necessarie. Oscilliamo senza posa tra un mutismo che affossa la carità e una esplosione di parole che svia la verità.

Il silenzio è carità e verità.

Esso risponde a colui che chiede qualcosa, ma non dà che parole cariche di vita. Il silenzio, come tutti gli impegni della vita, ci induce al dono di noi stessi e non ad un’avarizia mascherata. Ma esso ci tiene uniti per mezzo di questo dono. Non ci si può donare quando ci si è sprecati. Le vane parole di cui rivestiamo i nostri pensieri sono un continuo sperpero di noi stessi.

“Vi sarà chiesto conto di ogni parola”.

Di tutte quelle che bisognava dire e che la nostra avarizia ha frenato.

Di tutte quelle che bisognava tacere e che la nostra prodigalità avrà seminato ai quattro venti della nostra fantasia o dei nostri nervi.

(M. Delbrel)

Preghiera allo Spirito Santo

Spirito di Vita, che in principio aleggiavi sull’abisso, 
aiuta l’umanità del nostro tempo a comprendere 
che l’esclusione di Dio la porta a smarrirsi nel deserto del mondo, 
e che solo dove entra la fede fioriscono la dignità e la libertà 
e la società tutta si edifica nella giustizia. 

Spirito di Pentecoste, che fai della Chiesa un solo Corpo, 
restituisci noi battezzati a un’autentica esperienza di comunione; 
rendici segno vivo della presenza del Risorto nel mondo, 
comunità di santi che vive nel servizio della carità. 

Spirito Santo, che abiliti alla missione, 
donaci di riconoscere che, anche nel nostro tempo, 
tante persone sono in ricerca della verità sulla loro esistenza e sul mondo. 
Rendici collaboratori della loro gioia con l’annuncio del Vangelo di Gesù Cristo, 
chicco del frumento di Dio, che rende buono il terreno della vita e assicura l’abbondanza del raccolto. 
Amen.

(Benedetto XVI)

Grazie Signore

Grazie, Signore, per i fiori dei prati, 

per il vento, per il mare, 
per lo splendore dei campi di frumento. 

Grazie, Signore, per il vero amore, 
per i campi verdeggianti, 
per l’aria, per il sole, 
per l’azzurro del cielo, 
per il Tuo amore. 

Grazie, Signore, perché sei con noi, 
anche quando noi non siamo con te. 

Grazie, Signore, per tutti coloro 
che con la loro vita semplice, 
con le loro azioni generose, 
e con il sorriso dell’amore, 
hanno ispirato in noi un desiderio di santità. 

Per tutto questo e per tutto 
quello che ancora non comprendiamo 
ma che un giorno sapremo, 
grazie Signore.

(Pietro Lombardo)

Perchè o Signore?

Perché, o Signore, 
mi risulta tanto difficile 
tenere il mio cuore rivolto a te? 
Perché la mia mente 
se ne va raminga in mille direzioni, 
e perché il mio cuore 
desidera cose che mi portano fuori strada? 
Fammi sentire la tua presenza 
in mezzo alle mie mille agitazioni. 
Il mio corpo stanco, 
la mia mente confusa 
e la mia anima inquieta, 
prendili tra le tue braccia 
e dammi un po’ di riposo, 
un semplice quieto riposo.

(H. Nouwen)

Mercoledì delle Ceneri

Ti preghiamo, Signore Gesù, 
fa’ che questa cenere che scenda sulle nostre teste 
con la forza della grandine 
e ci svegli dal torpore del peccato. 

Fa’ che questi quaranta giorni 
siano un occasione speciale per convertire il nostro cuore a te, 
e rimetterti al primo posto della nostra vita. 

Donaci di saper riconoscere il tuo passaggio 
e di vivere ogni istante con la certezza 
che tu cammini in mezzo a noi, 
che tu sai aspettare il nostro passo lento e insicuro; 
che tu sai vedere in noi 
quello che nemmeno sappiamo immaginare. 

In questi quaranta giorni, 
metti nel nostro cuore desideri 
che palpitino al ritmo della tua Parola. 

Maria aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera. 

(D. Roberto Seregni)