Terra Santa: diciottesimo giorno

Dopo aver messo i bagagli nel pullman, siamo andati a visitare la città di Nazareth andando a cercare i diversi luoghi legati al ricordo di Maria, come la fontana per avere come punto culminante della visita le grotte legate alla Sacra Famiglia, come la grotta che la tradizione collega a Giuseppe, posta sotto la chiesa dedicata al Santo con quelli che possono essere i resti di un battistero. Il punto centrale è costituito dalla basilica dell’Annunciazione costruita in tempi moderni basandosi sulla chiesa crociata del 1170. La chiesa contiene all’interno la grotta che la tradizione ritiene essere parte della casa di Maria e dove si sarebbe svolta l’annunciazione con resti del pavimento bizantino in mosaico. Dopo aver lasciato Nazareth abbiamo costeggiato il corso del Giordano per andare a Bet Shean dove abbiamo ammirato un sito carico di storia, dall’epoca dei Faraoni, alla storia del Regno di Israele (qui Davide pianse Saul e Gionata), per poi passare alla monumentale città romana che con il nome di Scitopoli divenne capitale della provincia della Palestina Seconda. Di queste fasi abbiamo i resti sia sul tell sulla sommità, oltre che i resti monumentali della città con il teatro, la via porticata e i templi. Dopo la visita alla città siamo tornati a Gerusalemme, dove stava per iniziare il venerdì e, dopo aver perso una possibilità causa problemi tecnici, sono andato al Kotel per l’ultima volta. Poi sono andato al S. Sepolcro dove ho visto il momento della chiusura e poi un pò in giro anche se un pò amareggiato per quanto successo prima.