Preghiera dell’accoglienza

Aiutami Signore, 
ad attendere senza stancarmi, 
ad ascoltare senza tediarmi, 
ad accogliere senza riserve, 
a donare senza imposizioni, 
ad amare senza condizioni. 

Aiutami ad esserci quando mi cercano, 
a dare quando mi chiedono, 
a rispondere quando mi domandano, 
a far posto a chi entra, 
a uscire quando sono di troppo. 

Aiutami a vedere te nel mio fratello, 
a camminare insieme con lui e con Te: 
perché insieme possiamo sedere alla mensa del Padre.

(L. Dehon)

Le regole per essere umani

1. Riceverai un corpo. 
Potrai amarlo o detestarlo, ma sarà tuo per l’intero periodo di questa vita. 
2. Prenderai lezioni. 
Sei iscritto a una scuola informale a tempo pieno chiamata Vita. Ogni giorno in questa scuola avrai occasione di prendere lezioni. Le lezioni potranno piacerti oppure potrai considerarle irrilevanti e stupide. 
3. Non vi sono errori, soltanto lezioni. 
La crescita è un procedimento per tentativi: è sperimentazione. Gli esperimenti “falliti” fanno parte del procedimento tanto quanto l’esperimento che alla fine “funziona”. 
4. Una lezione viene ripetuta fino all’apprendimento. 
Una lezione ti sarà presentata sotto varie forme finché la imparerai. Una volta appresa questa, potrai passare alla lezione successiva. 
5. Non si finisce mai di imparare. 
Non vi è parte della vita che non contenga le sue lezioni. Finché vivrai ci saranno lezioni da apprendere. 
6. “Lì” non è meglio di “qui”. 
Quando il tuo “lì” sarà diventato un “qui”, semplicemente otterrai un altro “lì” che di nuovo sembrerà migliore di “qui”. 
7. Gli altri sono semplicemente specchi di te. 
Non puoi amare od odiare qualcosa di un’altra persona finché ciò non riflette qualcosa che ami od odi di te stesso. 
8. Spetta a te decidere cosa fare. 
Hai tutti gli strumenti e le risorse di cui hai bisogno. Spetta a te decidere cosa farne. La scelta è tua. 
9. Le tue risorse risiedono dentro di te. 
Le risposte alle domande della Vita risiedono dentro di te. Tutto ciò che ti serve è guardare, ascoltare e avere fiducia. 
10. Dimenticherai tutto questo. 
11. Puoi ricordartelo ogni volta che vuoi.

(Anonimo)

Se potessi

Se potessi prendere un arcobaleno 
lo farei proprio per te. 
E condividerei con te la sua bellezza, 
nei giorni in cui tu fossi malinconico. 
Se potessi costruire una montagna, 
potresti considerarla di tua piena proprietà. 
Un posto dove trovare serenità, 
un posto dove stare da soli. 
Se potessi prendere i tuoi problemi, 
li lancerei nel mare 
Ma sto trovando che tutte queste cose 
sono impossibili per me. 
Non posso costruire una montagna 
o prendere un arcobaleno luminoso. 
Ma lasciami essere ciò che so essere di più: 
un amico sempre presente.

(anonimo)

Amare Dio per amare lumanità

A merai Dio con tutto il tuo cuore. Amerai il prossimo tuo come te stesso. Che cosa cè al cen­tro della fede? Ciò che più di ogni cosa dona felicità al­luomo: amare. Non obbe­dire a regole né celebrare ri­ti, ma semplicemente, me­ravigliosamente: amare. Gesù non aggiunge nulla di nuovo rispetto alla legge an­tica: il primo e il secondo co­mandamento sono già nel Libro. Eppure il suo è un co­mando nuovo. La novità sta nel fatto che le due parole fanno insieme una sola pa­rola, lunico comandamen­to. Laverli separati è lorigi­ne dei nostri mali. La risposta di Gesù inizia con la formula: shemà Israel, ascolta popolo mio. Fa te­nerezza un Dio che chiede: «Ascoltami, per favore. Vo­glimi bene, perché io ti amo. Amami!» Invocazione, desi­derio di Dio. Cuore del co­mandamento, sua radice è uninvocazione accorata, non una ingiunzione. Dio prega di essere amato. Amare «è tenere con tene­rezza e passione Dio e luo­mo dentro di sé: se uno a­ma, laltro è come se dimorasse dentro di lui» A. Ca­sati. Amare è desiderio di fare felice qualcuno, coprir­lo di un bene che si espan­de oltre lui, va verso gli altri, inonda il mondo… Amare è avere un fuoco nel cuore. Ma amare che cosa? Amare lAmore stesso. Se amo Dio, amo ciò che lui è: vita, com­passione, perdono, bellez­za. Amerò ogni briciola di cosa bella che scoprirò vici­no a me, un atto di corag­gio, un abbraccio rassicu­rante, unintuizione illumi­nante, un angolo di armo­nia. Amerò ciò che Lui più a­ma: luomo, di cui è orgo­glioso. Ma amare come? Metten­dosi in gioco interamente, cuore, mente, anima, forza. Gesù sa che fare questo è già la guarigione delluomo. Perché chi ama così ritrova lunità di se stesso, la sua pienezza felice: «Questi so­no i comandi del Signore vostro Dio… Ascolta, o I­sraele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice Dt 6,1-3. Non cè altra ri­sposta al desiderio profon­do di felicità delluomo, nes­sunaltra risposta al male del mondo che questa soltan­to: amare. Ama il tuo prossimo come te stesso. Quasi un terzo co­mandamento: ama anche te stesso, insieme a Dio e al prossimo. Come per te ami libertà e giustizia così le a­merai anche per tuo fratel­lo, sono le orme di Dio. Co­me per te desideri amicizia e dignità, e vuoi che fiori­scano talenti e germogli di luce, questo vorrai anche per il tuo prossimo. Ama questa polifonia della vita, e farai risplendere limma­gine di Lui che è dentro di te. Perché lamore trasforma, ognuno diventa ciò che a­ma. Se Lo amerai, sarai si­mile a Lui, cioè creatore di vita, perché «Dio non fa al­tro che questo, tutto il gior­no: sta sul lettuccio della partoriente e genera» M. Eckhart. Amerai, perché lamore genera vita sul mondo.

(p. Ermes Ronchi)

L’amore copre una moltitudine di peccati

Signore Gesù Cristo, 
gli uccelli hanno i loro nidi e le volpi le loro tane, 
ma tu non avesti dove posare il capo, 
non hai avuto un letto su questa terra. 
Tuttavia eri quel luogo segreto, l’unico, 
in cui il peccatore potesse trovar rifugio. 
E anche oggi tu sei il nascondiglio: 
quando il peccatore torna a te, 
si nasconde in te, è nascosto in te. 
Allora egli è eternamente difeso, 
perché il tuo Amore nasconde una moltitudine di peccati.

(S. Kierkegaard)