Al Padre

Tu, che io non conosco
ma a cui appartengo.
Tu, che non comprendo,
ma da cui ricevo il mio destino –
abbi pietà di noi, così che davanti a Te
nell’amore e nella fede,
nella giustizia e nell’umiltà,
possiamo seguirti
con abnegazione e coraggio
e incontrarTi nel silenzio.

Non so chi – o che cosa – ha posto la domanda,
non ricordo neppure
quando ho risposto,
ma ad un certo punto
ho risposto sì a Qualcuno
e da quell’ora
ho avuto la certezza
che l’esistenza ha un senso
e che perciò la mia vita
nell’abbandono di sé
ha uno scopo.

Da quel momento ho saputo
che cosa vuol dire
non guardare indietro
e non essere
con ansietà
solleciti per il domani.

(D. Hammarskjold)