CIELOEMARE

Dove
il turchino del cielo e l’azzurro del mare
si abbracciano in quel interminabile amplesso
e tessono come un ricamo una cornice intorno,
dove
il gabbiano ama danzare e fa vibrare l’aria
con quel agile battito d’ali a volteggiar leggiadro,
dove
il sole accarezza e bacia quella diafana distesa
e si diverte giocando con le onde che sprizzano bagliori,
in quel ritmo danzante di riflessi che sembran ceri accesi sull’altare,
dove
la brezza sprigiona armonie melodiose di archi e  di violini
e semina fra le onde le note come in un pentagramma,
dove
gli occhi, mai sazi di bellezza, si rifugiano
per dar spazio alle delizie, a sorseggiar calici spumosi,
e lo scrigno dei ricordi si dischiude
scrivendo diari di orme e sprazzi d’infinito…

cielo e mare in un lunghissimo bacio che li fonde
son tavolozza carica di colori
su cui un dito misterioso attinge
per dipingere l’inedito a crear incanti.
Ed io
con gli occhi  che riflettono questo azzurro intenso
canto le nenie per addormentar le onde…
a sognar insieme quel Mare che ha per sponde un altro mare,
e questo un altro che in un altro mar si stende.
Solo
In questo Mar di mari e di altri ancora
il mio animo si appaga e dolcemente gode
in quella impalpabile estasi dei sensi
che è pace all’improvviso.

                                 P. Gianni Fanzolato

mare