La natura è un tempio ove i pilastri viventi lasciano sfuggire a tratti confuse parole; l’uomo vi attraversa foreste di simboli che l’osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che da lungi si confondono in una tenebrosa e profonda unità vasta come la notte e il chiarore del giorno, profumi, colori e suoni si rispondono.
Vi sono profumi freschi come carni di bimbo dolci come oboi, verdi come prati – e altri corrotti, ricchi e trionfanti,
che posseggono il respiro delle cose infinite: come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso; e cantano i moti dell’anima e dei sensi.
Buona notte! don Paolo :-)))
ti ringrazio anche se non so chi sei..
marzia ti ha lasciato la ‘giusta’ risposta…io il mio abbraccio e il mio pensiero