Non credo

Non credo 
al diritto dei più forti, 
al linguaggio delle armi, 
alla potenza dei potenti. 

Voglio credere 
ai diritti dell’uomo, 
alla mano aperta, 
alla potenza dei non-violenti. 

Non credo alla razza o alla ricchezza, 
ai privilegi, all’ordine della forza e dell’ingiustizia: 
è un disordine. 
Non credo di potermi disinteressare 
a ciò che accade lontano da qui. 

Voglio credere che il mondo intero 
è la mia casa e il campo nel quale semino, 
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato. 

Non credo 
di poter combattere altrove l’oppressione, 
se tollero l’ingiustizia qui. 

Voglio credere che il diritto è uno, 
tanto qui che altrove, 
che non sono libero finché un solo uomo è schiavo. 

Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili 
e la pace irraggiungibile. 

Voglio credere all’azione semplice, 
all’amore a mani nude, 
alla pace sulla terra. 

Non credo che ogni sofferenza sia vana. 
Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno 
e che la morte sarà la fine. 

Oso credere invece, sempre e nonostante tutto, 
all’uomo nuovo. 
Oso credere al tuo sogno, o Dio, 
un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.

(Dorothee Solle)