SIAMO SERVI INUTILI

Per ogni cosa che facciamo 
ci attendiamo subito 
qualcosa in cambio, Gesù: 
un riconoscimento, 
una medaglia, 
un attestato di benemerenza, 
uno scatto di carriera, 
un vantaggio economico. 

Per ogni cosa che facciamo 
vogliamo subito 
avere un riscontro, Gesù: 
un segno di stima, 
di gratitudine, di riconoscenza, 
un apprezzamento per la fatica 
e l'impegno che abbiamo dimostrato. 

Ma non è questa, decisamente, 
la logica del Regno. 
Tu ci chiedi di servire 
ma con generosità e gratuità, 
senza attenderci ricompense, 
senza secondi fini, 
senza calcoli assurdi. 

Liberi e gioiosi, 
fedeli e semplici, 
fraterni e disponibili, 
sapendo che in fondo 
non abbiamo fatto 
proprio nulla di straordinario, 
ma solo il nostro dovere. 

Certi che tu, Gesù, 
hai fatto molto di più 
per ognuno di noi: 
tu che hai offerto la tua vita 
sulla croce. 

Amen.

(Anonimo)

 

Una risposta a “SIAMO SERVI INUTILI”

  1. Nella nostra società va scomparendo il senso della gratitudine. Non si ringrazia più perché si ha la sensazione che tutto ci è dovuto, che quello che gli altri fanno per noi è loro dovere. Contro il dilagare di questa mentalità c'è invece chi regala gratuitamente ciò che oggi sembra valere di più: il tempo. E' una cosa della quale siamo davvero poveri e sentire l'iniziativa della banca del tempo fa pensare a un gabbia di matti. Mettere a disposizione degli altri un po' del nostro tempo e in aggiunta gratis…………………una logica incomprensibile a molti. Invece la banca del tempo è una iniziativa che la Chiesa ben conosce e diffonde come stile di vita già da molti anni. Un modo di leggere così la vita ci impegna alla gratitudine, alla reciprocità, alla condivisione. Il 2011 è l'anno del volontariato, una parola che dovrebbe essere più conosciuta nel volabolario degli italiani.
    Riflettiamoci
    Paola Berrettini

I commenti sono chiusi.