SONO UN POVERO

 

 
Sono un povero, Signore,
ma mi è rimasto il sorriso che regalo
a chi incontro triste o a chi ha perduto la gioia di sorridere.
Sono un povero, Signore,
ma do volentieri una carezza a chi non si sente amato
in questo mondo ai senza voce, agli ultimi,
ai poveri e migranti.Sono un povero, Signore,
ma tu m'hai fatto ricco di perdono,
non costa niente offrirlo a chi mi ha offeso,
ma come riempie il cuore di pace il perdonare.
Sono un povero, Signore,
ma tu mi hai insegnato compassione;
rido con chi ride, piango con chi piange,
porto con gioia la mia e la croce di chi soffre.
Sono un povero, Signore,
ma stringo contento la mano del vicino,
do una pacca sulla spalla a chi scorgo solo,
perdo il mio tempo con chi cerca un po' di calore.
Sono povero, Signore,
ma mi hai lasciato un cuore per pregare,
ascoltare la tua voce,parlare di te e dei fratelli che mi hai dato.
Sono povero, Signore,
ma la tua grazia mi basta,
mi da la gioia vera e ali per volare,
colora di luce l'orizzonte e senso al camminare.
Sono povero, Signore,
ma ho Te, mangio il tuo Pane,
respiro il tuo alito di vita che fortifica,
mi aspetti sempre quando decido di lasciarti.
"Non sei più povero, sarai il più ricco se mi ami
e darai il tuo amore a chi ti vive accanto".

(P. Gianni Fanzolato)

Una risposta a “SONO UN POVERO”

  1. Bella questa preghiera. Il Signore ci chiede  si spogliarci delle nostre sicurezze e delle nostra forza per farci umili e accoglienti. E' proprio la mano vuota  e il cuore vuoto che possono accogliere. Chi è già pieno non percepisce l'altro e l'amore di Dio. E' soddisfatto dai propri interessi dalla propria ricchezza .  Per questo è necessario una povertà spirituale e materiale, per porsi alla sequela di Cristo.

I commenti sono chiusi.