Pace con Dio, festa con i fratelli

Tutti i giorni al mattino intorno alle otto andavo ad insegnare alla scuola vicina; incontravo per strada Roberto ed Enrico: Roberto, il papà, ed Enrico, un bambino di due anni e mezzo. Li salutavo sempre cordialmente: “ciao, ciao, buongiorno” e, agitando la mano, salutavo il bambino che, a sua volta, sorrideva ed agitava la manina.
Così tutte le mattine. Un mattino saluto come il solito il papà che risponde al mio saluto. Poi mi rivolgo al piccolo con il solito “ciao,ciao!”, agitando la mano; ma il bambino non mi guarda, anzi si gira dall’altra parte, immusonito. Lo saluto, ma per risposta ho lo stesso gesto, la stessa reazione.

Allora domando al papà cos’è successo; il papà mi risponde:” quando il mio bambino bisticcia con il fratellino non ha coraggio di avvicinarsi al papà, e quando è inquieto con il papà, è inquieto con il mondo intero. Quando è in armonia con il papà fa festa con tutti”.

Gli odi e i rancori tra gli uomini nascono perchè non c’è unione con Dio, non c’è pace con Dio e, per converso, è la mancanza di unione con i fratelli che causa allontanamento con Dio.

Quando si è pace con Dio si è festosi con i fratelli.

(A. Panont)

L’amplificatore

Sergio aveva una voce debolissima, era quasi afono; viveva però tra persone che avevano il compito di parlare in pubblico. Tutti, tranne lui, avevano una voce potente. A stento a lui era concesso di parlare o di cantare in pubblico: la sua voce era troppo debole.

Ma un giorno avvenne che gli ascoltatori si lamentassero perché non riuscivano a comprendere le parole e il canto di coloro che, come tromboni, avevano la voce rimbombante, mentre cominciarono a congratularsi con Sergio perché quando parlava o cantava si faceva sentire forte e chiaro. Come mai? Perché gli altri tromboni, fidandosi della loro voce potente, non si curavano del microfono, mentre Sergio metteva sua poca voce nel microfono che l’amplificava benissimo.

Allo stesso modo tanta gente per pregare usa il breviario, il canto gregoriano, la polifonia, la liturgia, pronuncia correttamente le parole, eccetera, ma Dio non li sente perché sono senza microfono, senza amplificatore; mentre Dio sente e ascolta la preghiera dell’utile che mette la sua debolezza nelle mani di Gesù, presente tra i fratelli che si amano. La voce che arriva a Dio è quella amplificata dal coro dei fratelli che si amano: chi prega da solo non si fa sentire.

Ecco perché prima di andare in chiesa, bisogna riconciliarsi con il fratello: l’amore fraterno è il megafono che udire la nostra preghiera a Dio.

(P. A. Panont)

 

 

 

 

 

 

 

M

Il tuo è il mio

Da una settimana non riuscivo a sciogliere il rebus del mio computer bloccato. Chiamo il tecnico che puntualmente arriva chiedendomi l’entità e la qualità del problema.
Lavora quasi tutta la mattinata al mio tavolo… senza venire a capo di niente. Gli raccomando -scherzando-di non uscire dalla stanza prima di aver definitivamente risolto.
Ma, dopo svariate prove e riprove, mi domanda se in casa ci sono altri  pc collegati fra loro…. Dopo la verifica conclude che due computer sono collegati e quindi non risolve il problema dell’uno se prima non controlla e non scioglie il nodo dell’altro.
Gli concedo a malincuore di uscire dal mio studio. “Devo interrompere l’assistenza al tuo computer -si scusa- per andare ad esaminare il problema dell’altro”.
Dopo un’ora di lavoro torna da me: “Risolto il problema del tuo amico, posso – mi dice soddisfatto – terminare l’intervento al tuo computer; per risolvere il tuo, prima dovevo vedere e risolvere il problema dell’altro.
Permettendo al tecnico di occuparsi dell’amico, ho facilitato la riparazione del mio computer. Non so dirti quale problema prima ritardava e quale soluzione ha poi  rimesso in funzione i due computer; mi sembra però di aver meglio capito l’esortazione di Gesù: “Portate gli uni i pesi degli altri”.
Gonfiando un ruota della bici permetti ed agevoli la corsa anche dell’altra. Tutt’e e due agevolate dal mutuo soccorso danno velocità alla bici.
Adoperarsi per il prossimo si rivela la strada più rapida e sicura per venire incontro alle proprie necessità.

(A. Panont)

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