Pace con Dio, festa con i fratelli

Tutti i giorni al mattino intorno alle otto andavo ad insegnare alla scuola vicina; incontravo per strada Roberto ed Enrico: Roberto, il papà, ed Enrico, un bambino di due anni e mezzo. Li salutavo sempre cordialmente: “ciao, ciao, buongiorno” e, agitando la mano, salutavo il bambino che, a sua volta, sorrideva ed agitava la manina.
Così tutte le mattine. Un mattino saluto come il solito il papà che risponde al mio saluto. Poi mi rivolgo al piccolo con il solito “ciao,ciao!”, agitando la mano; ma il bambino non mi guarda, anzi si gira dall’altra parte, immusonito. Lo saluto, ma per risposta ho lo stesso gesto, la stessa reazione.

Allora domando al papà cos’è successo; il papà mi risponde:” quando il mio bambino bisticcia con il fratellino non ha coraggio di avvicinarsi al papà, e quando è inquieto con il papà, è inquieto con il mondo intero. Quando è in armonia con il papà fa festa con tutti”.

Gli odi e i rancori tra gli uomini nascono perchè non c’è unione con Dio, non c’è pace con Dio e, per converso, è la mancanza di unione con i fratelli che causa allontanamento con Dio.

Quando si è pace con Dio si è festosi con i fratelli.

(A. Panont)