Non credo

Non credo 
al diritto dei più forti, 
al linguaggio delle armi, 
alla potenza dei potenti. 

Voglio credere 
ai diritti dell’uomo, 
alla mano aperta, 
alla potenza dei non-violenti. 

Non credo alla razza o alla ricchezza, 
ai privilegi, all’ordine della forza e dell’ingiustizia: 
è un disordine. 
Non credo di potermi disinteressare 
a ciò che accade lontano da qui. 

Voglio credere che il mondo intero 
è la mia casa e il campo nel quale semino, 
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato. 

Non credo 
di poter combattere altrove l’oppressione, 
se tollero l’ingiustizia qui. 

Voglio credere che il diritto è uno, 
tanto qui che altrove, 
che non sono libero finché un solo uomo è schiavo. 

Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili 
e la pace irraggiungibile. 

Voglio credere all’azione semplice, 
all’amore a mani nude, 
alla pace sulla terra. 

Non credo che ogni sofferenza sia vana. 
Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno 
e che la morte sarà la fine. 

Oso credere invece, sempre e nonostante tutto, 
all’uomo nuovo. 
Oso credere al tuo sogno, o Dio, 
un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.

(Dorothee Solle)

Incommensurabile

Vivere è più che lottare: 
è dare come un albero dà i suoi frutti: 
i passeri i loro canti; 
il ruscello quanto dà ai prati. 
Vivere è più che credere 
È dare uno scopo e dire, ad alta voce, 
che si porta una croce. 
Vivere è raccogliere all’infinito 
Come raccolgono i colori dalla luce 
In una fonte qui per terra! 
Chi ha dato del suo agli altri 
E ha diviso il suo essere 
Ha visto che nel cesto del suo cuore 
Si è moltiplicato il pane 
E sempre ne rimane in resto. 
Io stesso tendo le mani a Dio ed esclamo: 
“Signore, 
guarda ciò che la vita ha fatto di me!” 
E tuttavia, ogni volta 
Che mi siedo di fronte al foglio 
Nuoto tra le rocce difficili di questa mia vita 
E strappo una stella o un diamante 
Mentre nella superficie 
Mi crescono dolori 
E una desolazione di pianto.

(Lino)

Al termine della strada

Al termine della strada, 
non c’è la strada 
ma il traguardo. 

Al termine della scalata, 
non c’è la scalata 
ma la sommità. 

Al termine della notte, 
non c’è la notte 
ma l’aurora. 

Al termine dell’inverno, 
non c’è l’inverno 
ma la primavera. 

Al termine della disperazione, 
non c’è la disperazione 
ma la speranza. 

Al termine della morte, 
non c’è la morte 
ma la vita. 

Al termine dell’umanità, 
non c’è l’uomo 
ma l’Uomo-Dio.

(J. Folliet)

Voglio gridare

Voglio gridare 
che la vita è indistruttibile, 
nonostante la morte; 
che la speranza è la brezza 
che spazza la disperazione; 
che l’altro è un fratello 
prima d’essere un nemico; 
che non bisogna mai disperare 
di se stessi e del mondo; 
che le forze che sono in noi 
sono forze che possono sollevarci 
e sono inesauribili; 
che si deve parlare l’amore, 
e non parole di tempesta e caos; 
che la vita incomincia oggi 
e ogni giorno, e che è Speranza. 

(M. Grayewski)

Occasioni

Non rinunciare alla speranza,
non abbandonarti
alla disperazione
per ciò che è stato:
piangere l’irrecuperabile
è la peggiore delle debolezze umane.

Non essere come colui
che siede a lato del fuoco,
guarda la fiamma estinguersi,
poi soffia sulle ceneri.

Chi cerca di afferrare un’opportunità
quand’è passata
è come chi la vede avvicinarsi
ma non le va incontro.

(K. Gibran)

Ora

Sperare non consiste nel rimandare a domani.
Bisogna cominciare oggi.

Sperare non consiste nell’attendere
che qualcuno faccia al posto nostro.
Significa incominciare a farlo noi ora.

(J. Guitton)

Lettera da Taizé

Si ha l’impressione di essere piccole formiche, 
di fronte alla grande quercia da abbattere. 
Non mi dispero di fronte a tutto ciò. 
So bene di non essere solo, 
di non essere l’unico. 
Ormai la maggioranza 
sa come è sfruttata. 
Ma manca una cosa. 
La speranza. 
E oggi non può più essere 
un credere che qualcosa cambierà. 
Oggi la speranza deve essere 
la certezza che domani cambierà, 
che il mondo sarà costruito e diretto dai poveri.

(C. di Taizé)

Ti auguro un oasi di pace

La strada vi venga sempre dinanzi 
e il vento vi soffi alle spalle 
e la rugiada bagni sempre l’erba 
cui cui poggiate i passi. 
E il sorriso brilli sempre 
sul vostro volto. 
E il pianto che spunta 
sui vostri occhi 
sia solo pianto di felicità. 
E qualora dovesse trattarsi 
di lacrime di amarezza e di dolore, 
ci sia sempre qualcuno 
pronto ad asciugarvele. 
Il sole entri a brillare 
prepotentemente nella vostra casa, 
a portare tanta luce, 
tanta speranza e tanto calore.

(Don Tonino Bello)

Chi spera cammina

Chi spera cammina, 
non fugge! 
Si incarna nella storia! 
Costruisce il futuro, 
non lo attende soltanto! 
Ha la grinta del lottatore, 
non la rassegnazione 
di chi disarma! 
Ha la passione 
del veggente, 
non l’aria avvilita di chi 
si lascia andare. 
Cambia la storia, 
non la subisce!

(D. Tonino Bello)