MADRID GMG 2011 – 7

Dopo una notte tranquilla ci siamo svegliati pronti e riposati per la giornata più bella e ricca di quest'esperienza. Dopo aver preparato lo zaino solo con l'indispensabile, siamo partiti alla volta della parrocchia, dove, dopo la colazione, abbiamo avuto un ultimo momento di preghiera, prima di partire alla volta dell'aereodromo di Quatros Vientos, dove si sarebbe tenuto il momento conclusivo della GMG con la veglia e la messa con il Papa. Dopo un viaggio tutto sommato tranquillo, fatto in metro, siamo arrivati a una delle stazioni di discesa e qui abbiamo iniziato ad essere colpiti dalla folla sterminata che arrivava, di ogni nazione e lingua. Abbiamo iniziato la camminata, mentre la temperatura aumentava sempre di più e, dopo un percorso non particolarmente lungo anche se un pò stancante a causa del caldo, siamo arrivati all'aereodromo, che si andava riempendo sempre di più. Una volta arrivati siamo andati in cerca del nostro settore (E8) dove siamo riusciti a sistemarci. Una volta preso un pò di spazio, ci siamo recati ai tendoni allestiti ai lati dell'area per prendere i nostri sacchetti del pranzo e con una distribuzione molto efficace in breve tempo siamo ritornati, dove purtroppo abbiamo avuto uin momento di preoccupazione perchè una ragazza del nostro gruppo si è sentita poco bene, ed è dovuta andare all'ospedale, per poi tornare in parrocchia. Noi siamo restati là, passando il tempo che ci separava dall'arrivo del Papa, tra preghiera, musica e canti, oltre a qualche passeggiata per l'area (immensa). Nel frattempo il cielo si rannuvolava sempre di più, ed è stato un cielo già carico di nubi che ha accolto l'arrivo del Papa, in mezzo ai canti e alla gioia di centinaia di migliaia di persone. Iniziava il momento centrale, quello della veglia, con l'accoglienza del Santo Padre iniziata con un dialogo tra alcuni giovani, rappresentanti dei cinque continenti che hanno posto alcune domande riguardanti la loro e la nostra condizione di giovani cattolici in questo mondo. 
Durante questo momento ha iniziato a diluviare e la gente ha cercato di difendersi come megliopoteva con teli ombrelli e quant'altro, anche se in alcuni momenti la forza dell'uragano è stata tale da scoperchiare i teloni e costringere molta gente ad andare via. Tuttavia la pioggia è poi calata consentendo un regolare svolgimento dell'Adorazione Eucaristica ed era sconvolgente vedere centinaia di migliaia di persone in silenzio.
Una volta terminata l'adorazione, il Papa ci ha salutato e ci ha dato appuntamento al giorno dopo per la Messa, lasciandoci mentre in cielo c'erano bellissimi fuochi artificiali.
Allora ho deciso di andare a trovare un attimo i miei amici che erano in un'altra parte dell'aereodromo ed è stato bello vedersi, sia pure per poco, all'interno di questo contesto.  Dopo ho passeggiato un altro pò per l'aereodromo, pregando e poi sono tornato a provare di dormire un pò… (continua) 

Viaggio in Metro

Arrivati!

Sistemato!

Il palco

I fuochi
 

GMG MADRID 2011 – 5

Dopo la sveglia musicale che ci ha accolto dopo una notte sempre più tranquilla (la stanchezza iniziava a farsi sentire), siamo andati in parrocchia per la colazione, Dopo il sempre più immancabile rito del caffè, sono iniziati i lavori della giornata con i canti diretti da P. Juanco a cui ha fatto seguito la catechesi diretta dal P. Generale Mario Aldrigani che ci ha presentato il carisma spirituale di San Leonardo Murialdo, ponendo l'accento su alcuni aspetti centrali della sua spiritualità e della sua vita, come la consapevolezza del peccato, unita però alla certezza dell'Amore Misericordioso di Dio e del ruolo della Provvidenza nella sua vita, oltre alla centralità della vita di preghiera. Dopo siamo scesi nella sala riunioni per assistere tutti assieme a un bel musical sulla vita di San Leonardo Murialdo, presentatoci dalla comunità di Montecchio che, in maniera semplice e diretta, ha riassunto l'insegnamento e la vita del Santo. Dopo siamo risaliti su per la Messa con il Padre Generale. Terminata la messa, siamo andati a pranzo e poi ci siamo diretti verso la Gran VIa, dove ci siamo recato presso una chiesa per un bellissimo momento di liturgia penitenziale rivolto a tutti i pellegrini di lingua italiana, mentre fuori dalla Chiesa la gente aumentava sempre di più, in attesa dell'arrivo di Benedetto XVI. Era una folla sterminata di ogni nazione e vedere le diverse bandiere del mondo garrire al vento era di una bellezza unica. Si sentiva una forte emozione nell'aria e tutto si concretizzò all'arrivo del Papa, che noi potevamo soltanto vedere tramite i maxi-schermi e sentire nelle radioline. Dopo aver salutato i pellegrini nelle maggiori lingue, il Papa ha ricevuto il saluto dei rappresentanti dei giovani dei cinque continenti e successivamente ha pronunciato il suo primo discorso ai giovani, in cui ricordava il motivo della loro presenza e li invitava a trarre il massimo giovamento da questa Giornata Mondiale.
Dopo aver salutato il Papa ci siamo mossi in mezzo alla folla di gente e abbiamo trovato una piazzetta per andare a mangiare in tranquillità, incontrando gente di altre nazioni. Dopo siamo andati a prendere la metro e siamo tornati a casa, per fare il nostro cerchio di esperienze. 

P. Mario durante la catechesi

Un momento dello spettacolo

La compagnia

Momento della Messa

Aspettando il Papa

Ormai è sera…

Un bel gemellaggio!

GMG MADRID 2011 – 4

Dopo la notte, abbastanza tranquilla, e la solita sveglia sempre meno traumatica, una rapida doccia, siamo andati in parrocchia per la messa e poi ci siamo messi in fila per la colazione; dopo una corsa a prendere un caffè abbiamo iniziato la giornata che ci ha visto dividerci nuovamente per aree linguistiche per ascoltare la catechesi, per gli italiani guidata da P. Giuseppe D'Oria, che ci ha presentato in maniera affascinante la figura di S. Giuseppe evidenziando come nella sua vita la componente dei sogni sia stata fondamentale: come da un sogno sia stato avvertito di prendere in sposa Maria, mentre pensava, da uomo giusto, di ripudiarla nel silenzio, così sia stato avvisato di fuggire in Egitto. Inoltre ha ribadito la fiducia che Giuseppe ha avuto nel Signore, anche quando gli ha chiesto cose difficile da capire e poi ha spostato il tutto nella nostra vita, introducendo il lavoro di gruppo che sarebbe iniziato subito dopo. Nello stesso gruppo del giorno prima ci siamo confrontati con i nostri punti di forza e le nostre problematiche per quanto concerne il rapporto di fede e abbiamo discusso, sintetizzando il tutto in un poster che poi è stato unito agli altri nella celebrazione finale, dove i diversi fogli hanno ricomposto l'immagine della Sacra Famiglia. Successivamente abbiamo ascoltato alcune bellissime testimonianze: quella di Emilio che, recatosi in Bolivia come volontario ha realizzato un corso di giocoleria, di Luigi che in Argentina per quattro anni ha lavorato nei progetti dell'ENGIM (l'ente internazionale dei Giuseppini) e, purtroppo solo in video, quella del lavoro compiuto in questi anni a Medellin in Colombia.
Dopo ci siamo divisi per il pranzo e poi abbiamo girato per Madrid, sempre più piena di pellegrini, per quelli che sarebbero stati i giorni centrali della GMG . Siamo passati davanti al bellissimo monumento di Cervantes e al tempio egizio di Debod fu donato dall’Egitto alla Spagna nel 1968 come ringraziamento per l’aiuto a salvare i templi egizi di Nubia e Abu Simbel dall’allagamento dovuto alla costruzione di una diga. Dopo una breve pausa sull'erba siamo discesi per andare a prendere la metropolitana e ci siamo diretti verso il parco, situato vicino al Planetario dove abbiamo assistito a un musical della comunità Cenacolo che ha riletto e presentato la vita di Gesù, con molta attenzione all'aspetto scenografico. Dopo siamo tornati indietro, abbiamo fatto il nostro cerchio di gruppo e siamo andati a casa per fare una doccia volante prima di andare a letto.

MADRID GMG 2011 – 3

Dopo la sveglia di routine e una rapida doccia, ci siamo diretti verso la parrocchia per la colazione e, dopo un rapido caffè in un bar delle vicinanze, siamo tornati alla parrocchia per iniziare la catechesi e il successivo lavoro di gruppo, per il quale eravamo stati suddivisi il giorno prima. le catechesi erano divise per gruppi linguistici e il nostro gruppo ha avuto padre Massimo Rocchi, che ci ha fatto una bellissima catechesi su Maria, partendo dalla sua personale esperienza a Medjugorie, ci ha presentato la figura della Vergine, servendosi anche di strumenti di tipo multimediale. Dopo la catechesi, ci siamo riuniti in gruppi, dove abbiamo discusso grazie anche a una serie di domande presentateci da P. Massimo. Successivamente abbiamo fatto un momento di preghiera in onore della Vergine nella chiesa e abbiamo ascoltato due bellissime testimonianze: quella di Cristina Casaro, che collabora coi giuseppini nella casa di Fier e poi quella dei ragazzi provenienti dalla Sierra Leone. Poi siamo riusciti nel cortile per prendere la cena. Dopo, divisi in gruppi, siamo andati a mangiare al ristorante per consumare il primo pranzo della GMG. Dopo, sempre in gruppo, abbiamo iniziato a girare per Madrid e prima siamo andati ad ascoltare un concerto di musica brasiliana, facendo un bel percorso lungo il fiume Manzanarre e vedendo lo stadio dell'Atletico Madrid. Dopo siamo ritornati verso il centro, abbiamo visitato la bellissima stazione di Atocha e poi ci siamo fermati per mangiare davanti al Museo del Prado. Dopo abbiamo ripreso a passeggiare e, passando attraverso il Parco del Retiro, siamo andati a riprendere la metropolitana per tornare a casa.

 

momento di relax

il vicente Calderon

il manzanarre

durante lo spettacolo

la stazione di Atocha

 

MADRID GMG 2011 – 2

Dopo una notte abbastanza tranquilla e una buona colazione, ci siamo spostati dalla parrocchia alla scuola che per 5 giorni sarebbe stata il nostro alloggio. Dopo un attesa un pò lunga ma rallegrata da alcune canzoni abbiamo preso possesso del nostro angolo di corridoio, dove ci siamo sistemati. Dopo siamo tornati in parrocchia per ricevere il pranzo e poi siamo usciti dirigendoci verso la metro che ci ha portati dalla periferia al centro di Madrid e più precisamente verso il Parco del Buon Retiro, uno dei parchi più belli e più grandi di Madrid, solo parzialmente contagiato dallo spirito della GMG. Qui ci siamo messi in cerchio e abbiamo fatto un momento di preghiera e di condivisione delle esperienze fino ad allora vissute. Dopo abbiamo mangiato e ci siamo rilassati, osservando la natura e principalmente uno scoiattolo che si è fatto avvicinare e riprendere. Poi abbiamo ripreso il giro del parco, veramente bello, con un laghetto all'interno e una replica del Palazzo di Cristallo, con all'interno uno scivolo che in parte abbiamo provato, scoprendo l'ebbrezza di tornare bambini per qualche minuto. Poi, siamo usciti dal parco e siamo andati a vedere la Piazza di Cibeles dove erano in pieno sviluppo i preparativi per le cerimonie dei giorni successivi. Dopo, a causa dei tempi stretti, siamo dovuti tornare in parrocchia, dove c'è stata la consegna degli zainetti e dei buoni pasto e poi abbiamo avuto modo di vivere l'Eucarestia  per la festa dell'Assunta. Dopo la cena e poi siamo tornati alla scuola per una rapida doccia (ovviamente scozzese…) e poi ci siamo messi a letto per affrontare riposati la nuova giornata.

Al parco del Retiro

Fauna locale ๐Ÿ™‚

Come tornare piccoli ๐Ÿ˜‰

Piazza Cibeles.. ancora calma

Il Palazzo e il Palco papale

 

MADRID GMG2011 – 1

Dopo un pò di giorni, ho fatto sedimentare le impressioni dell'esperienza e inizio a volerla raccontare ai miei amici. Il mio viaggio ha avuto inizio in una calma domenica di agosto, quando, armato con il mio fedele zaino che già avevo portato a Colonia, ho preso il treno che mi avrebbe portato a Fiumicino, per il volo Iberia di partenza. La presenza sul volo di altri pellegrini mi faceva già entrare nell'atmosfera della GMG, come la lettura dei  giornali spagnoli. Dopo un volo tranquillo, sono atterrato a Bajeres, dove una volontaria mi ha portato presso la parrocchia dei giuseppini del Murialdo, dove mi sono ricongiunto al mio gruppo, giunto il giorno prima. Dopo essermi sistemato, nella parrocchia, abbiamo fatto un momento di preghiera e poi cenato in parrocchia. Dopo cena c'è stato un bel momento di festa non organizzato in cui abbiamo partecipato a bans e ballato assieme, assieme a ragazzi di diversi paesi del mondo. Dopo ci siamo preparati per la notte …

RAVENNA:QUARTO GIORNO POMERIGGIO

Dopo un buon pranzo abbiamo iniziato le visite del pomeriggio, dedicandoci in primis alla cripta Rasponi, dal nome famiglia proprietaria del complesso e ai bellissimi giardini pensili, un angolo di pace al centro di Ravenna. La cripta è interessante perchè presenta un pavimento ottenuto assemblando insieme una serie di frammenti provenienti probabilmente dalla chiesa di S. Severo di Classe, con una serie di motivi ornamentali e figure di animali. Una volta usciti dalla cripta siamo entrati nella Chiesa di S. Francesco, posta nelle vicinanze. Realizzata nel V secolo, con il nome di Basilica Apostolorum dal vescovo Neone, attualmente essa si presenta nel suo aspetto di XI secolo, che comportarono la sopraelevazione della chiesa e la creazione della cripta, con il rialzamento del presbiterio rispetto al resto della chiesa, diviso in tre navate. La chiesa subì numerosi cambiamenti, per essere riportata all'aspetto medievale nel secolo scorso. Particolarmente suggestiva è la cripta, non visitabile perchè piena d'acqua, ma di cui è possibile vedere il pavimento a mosaico risalente al V con l'iscrizione pertinente alla sepoltura di Neone, di cui venne ad essere rinvenuto il sarcofago.
Dopo ci siamo spostati a S. Agata Maggiore, chiesa anch'essa appartenente ai primi secoli della storia della chiesa ravennate e che non ha subito grandi cambiamenti nei secoli, mantenendo la struttura a tre navate, mentre l'abside è stata fortemente danneggiata nel 1668 e abbiamo in situ solo dei lacerti dei mosaici che inquadravano le finestre, mentre gli scavi hanno rilevato la successione dei diversi pavimenti, connessi al fenomeno del rialzamento a causa della subsidenza del terreno, tipico di Ravenna.  
Dopo siamo andati a concludere le visite guidate alle chiese ravennati con uno dei capolavori per eccellenza del mosaico nel mondo: San Vitale. La chiesa venne ad essere costruita dopo la morte di Teoderico, molto probabilmente sotto l'episcopato di Ecclesio e terminato sotto quello di Massimiano. La chiesa si impianta sopra una struttura preesistente connessa al culto del santo, forse realizzata sotto Gallia Placidia. La chiesa presenta una struttura ottagonale, con un ottagono minore su cui si imposta il tamburo della cupola. Particolare è il nartece che si impianta in posizione diagonale rispetto al corpo principale della chiesa. Splendidi sono i mosaici tra cui spiccano le due processioni imperiali con Giustiniano e Teodora, ma anche le bellissime rappresentazioni degli evangelisti e le scene dei sacrifici dell'Antico Testamento. Dopo aver ammirato i bellissimi mosaici, siamo tornati in albergo, poi siamo andati a cena e poi a festeggiare l'ultima serata assieme al pub. 
 

Mosaici nella Cripta Rasponi

I Giardini Pensili

S. Francesco 

La cripta di S. Francesco

S. Agata

S. Agata interno

S. Vitale

Mosaico di S. Vitale – la processione di Teodora

Mosaico di S. Vitale – la processione di Giustiniano

 

RAVENNA QUARTO GIORNO: mattina

Dopo una bella dormita ed un'abbondante colazione, Ravenna ci ha accolto con un clima ricco di vento, per una passeggiata che ci ha portato nei locali della sede distaccata della facoltà di archeologia di Bologna, per un'interessante lezione di topografia tenuta dal prof. Andrea Augenti e dal dott. Enrico Cirelli, che in maniera semplice ed esaustiva hanno fatto il punto sia sulla storia degli scavi effettuati a Ravenna e Classe, che sugli ultimi ritrovamenti che hanno permesso di ampliare in maniera considerevole le nostre conoscenze riguardo alla città tardoantica. Dopo la lezione e un interessante dibattito, ci siamo spostati al Museo Nazionale, ubicato all'interno del complesso che ospita anche S. Vitale, in quanto in antico sede del convento dei benedettini. Il museo nasce in primis dall'opera di collezionismo compiuta dai monaci di Classe che raccolsero una serie di materiali. Dopo l'incameramento dei beni delle abbazie da parte del Comune, venne istituito il primo museo, che, grazie all'interessamento dello scultore Enrico Pazzi alla fine dell'Ottocento, divenne nazionale e nel 1913-1914 raggiunse l'attuale collocazione nel complesso di S. Vitale. Qui abbiamo cominciato la visita partendo dal bellissimo chiostro dove sono collocati una serie di materiali lapidei provenienti da chiese e con diverse datazioni, a partire dall'età romana con particolare attenzione al periodo dell'alto medioevo. 
Una volta entrati nel museo abbiamo una serie di materiali provenienti dal territorio, risultato di una serie di scavi condotti in periodi diversi. Successivamente abbiamo una serie di sale dove sono esposti dei materiali di tipo tematico, tra cui spicca la bellissima sala delle transenne con all'interno anche un bellissimo frammento con la rappresentazione di Ercole e la Cerva. Un altra sala splendida è quella degli avori, che presenta numerosi esemplari di straordinaria bellezza come il famoso dittico di Murano. Abbiamo concluso la visita nella sala delle sinopie che presenta le sinopie rinvenute sotto la decorazione musiva di S. Apollinare in Classe, oltre ad alcune iscrizioni particolarmente interessanti per la vita della città.
Dopo la visita al museo siamo andati a pranzo nuovamente alla Cà de Vin, per poi continuare il giro…

Chiostro del museo

Transenne

Particolare del chiostro

Avorio

Sinopie 
 

Ravenna terzo giorno pomeriggio

Dopo un buon pranzo abbiamo avuto un momento di pausa prima di vederci per prendere il pullman che ci avrebbe portato al Mausoleo di Teoderico, uno dei monumenti più noti di Ravenna. Del mausoleo ce ne parlano le fonti riportando la sua scelta di farsi seppellire a Ravenna, in un monumentale mausoleo. 
Il Mausoleo è posto in una zona anticamente fuori dalla città, ma vicino al porto, cosa fondamentale per permettere il trasporto delle pietre,in particolare del grande monolite di copertura. Ancora oggi si comprende la monumentalità di questo edificio, realizzato in opera quadrata, con grandi blocchi di pietra del Carso Triestino. La struttura ha un basamento decagonale, con una serie di nicchie ed è a due ordini sovrapposti su cui si pone il monolite, che presenta una decorazione con 12 medaglioni  con incisi i nomi degli apostoli. All'interno abbiamo due ambienti sovrapposti, uno inferiore con pianta a croce greca con volta a crociera e uno superiore a pianta circolare, accessibile da una scala moderna, mentre l'antica non è stata mai rintracciata. Al centro della sala c'è una vasca in porfido, forse destinata ad accogliere le spoglie del re. Sappiamo che il mausoleo poi venne ad essere usato come chiesa ed ebbe altre destinazioni. Si tratta di un monumento veramente imponente per le sue dimensioni e che ha suscitato molti dubbi interpretativi. 
Subito dopo siamo ripartiti per andare a Classe dove avevamo un programma più fitto, ma per cause di forza maggiore non siamo potuti andare a vedere gli ultimi scavi a S. Severo e ci siamo dovuti limitare a S. Apollinare in Classe, importantissima basilica extra-urbana posta lungo un tracciato romano, all'interno di un'area sepolcrale romana. La basilica dovette sorgere sul luogo della sepoltura del protovescovo Apollinare e ha mantenuto la forma originale con uno schema a 3 navate con abside poligonale e due ambienti laterali di forma quadrangolare. 
Il presbiterio è rialzato per la presenza di una cripta semianulare solo parzialmente visibile. Uno degli aspetti più belli è l'impressionante finestrato e il bellissimo mosaico absidale, che presenta nell'arco trionfale il Cristo in clipeo con le rappresentazioni simboliche degli Evangelisti e due teorie di ovini che escono da Gerusalemme e Betlemme, mentre al centro dell'abside abbiamo Mose ed Elia con la croce, la mano di Dio e tre agneli a simboleggiare Pietro, Giacomo e Giovanni, in un insieme che richiama la Trasfigurazione.In basso abbiamo la raffigurazione di S. Apollinare con una teoria di ovini (dai lavori di restauro sono emerse le sinopie, oggi conservate al museo Nazionale di Ravenna, che ci dicono che prima dovevano essere raffigurati degli uccelli), in basso abbiamo i quattro vescovi Ursicino, Orso, Severo ed Ecclesio e nei pannelli ai lati da una parte una processione di dignitari con Costantino IV e dall'altra Adamo, Melchidesek e Abramo, a simboleggiare i sacrifici. 
Del pavimento originale abbiamo solo frammenti di mosaico tra cui uno con dei nomi di dedicanti. Una volta terminata la visita siamo ritornati a Ravenna per un pò di riposo e la cena. 

Il Mausoleo di Teoderico

Foto con il "sarcofago"

S. Apollinare in Classe

Interno di S. Apollinare in Classe

Il mosaico absidale

Un sarcofago e un gatto … di passaggio

RAVENNA: TERZO GIORNO MATTINA

Dopo un risveglio tranquillo e una sostanziosa colazione, ci siamo mossi per iniziare le visite della mattinate recandoci nella Chiesa di S. Apollinare Nuovo, nonostante un tempo non particolarmente piacevole in questa prima parte della giornata. La chiesa di S. Apollinare Nuovo è stata fondata da Teoderico come cappella palatina e successivamente riconsacrata come cattolica dopo la conquista giustinianea e dedicata a S. Martino di Tours nemico delle eresie. Successivamente, tra il IX e il X secolo, essa prese il nome attuale di S. Apollinare Nuovo, probabilmente per l'arrivo temporaneo delle reliquie provenienti da Classe, con l'appellativo di Nuovo per distinguerla da un'altra chiesa posta vicina a quella della Santa Croce. La chiesa si presenta come a 3 navate con file di 12 colonne e della costruzione originale resta la parte inferiore della facciata e la parte centrale con i mosaici, mentre l'abside venne ad essere distrutto da un crollo nel VII-VIII secolo e ricostruito con una cripta sotterranea, attualmente inaccessibile. Sappiamo che nei pressi c'erano un battistero e un episcopio, e inoltre alla facciata era annesso un quadriportico ed un campanile di forma circolare. I mosaici della navata centrale sono straordinari, in parte teodericiani, in parte risalenti alla fase giustinianea e sono divisi in 3 registri: sotto il finestrato, ai lati e sopra. Sotto il finestrato abbiamo due registri continui, che cominciano con due rappresentazioni di città: da un lato abbiamo il Palatium e Ravenna (con una serie di personaggi teodericiani obliterati con dei tendaggi), e dall'altro Classe con le navi. Seguono poi due teorie di Santi e Sante (tra cui spicca S. Agnese unica caratterizzata dall'agnello) e si concludono da una parte con il Cristo e dall'altra con i Re Magi davanti a Maria e il Bambinello. Nella parte intermedia abbiamo una serie di 32 personaggi stanti, simboleggianti i Profeti, ma anche gli Evangelisti, con l'intento di esaltare il valore del libro. Nei riquadri superiori abbiamo una serie di scene riguardanti il Nuovo Testamento, che riproducono il ciclo delle letture liturgiche, assumendo una funzione di Biblia Pauperum. 
Dalla chiesa ci siamo spostati presso il cosiddetto Palazzo di Teoderico, che presenta una monumentale facciata che da su Via di Roma, all'interno della quale si nota la presenza di numerosi elementi di reimpiego. In realtà se si è certi che il Palatium si trovi in quest'area non c'è altrettanta certezza se i resti visibili siano pertinenti ad esso. Gli scavi compiuti tra fine Ottocento ed inizio Novecento non danno certezze assolute avendo portato alla luce una stratificazione complessa con varie abitazioni che vengono abbellite prevalentemente con mosaici pavimentali, di cui è visibile una ricca scelta all'interno della struttura. La facciata è anche ritenuta essere pertinente a una chiesa chiamata S. Salvatore in Calchi, distrutta all'inizio del Cinquecento. Dopo questa visita ci siamo diretti verso la chiesa di S. Francesco, che purtroppo era chiusa, e abbiamo visitato soltanto nel portico lo splendido sarcofago Pignatta, sarcofago paleocristiano riusato nel Rinascimento, con la presenza nella faccia principale della raffigurazione del Salvatore con due apostoli. Inoltre mi sono recato a visitare la tomba di Dante, posta nelle vicinanze. Subito dopo ci siamo recati a pranzo alla Ca' de Vin enoteca-ristorante molte piacevole da vedere. 

Chiesa di S. Apollinare Nuovo

Interno di S. Apollinare Nuovo

Mosaici della navata centrale

Particolare 

Mosaico con le donne al sepolcro

Facciata del "Palazzo di Teoderico"

Interno del "palazzo"

Sarcofago Pignatta

 

Interno della tomba di Dante